La Giornata Mondiale dell’acqua, tutelare il bene più prezioso. Istituita dalle Nazioni Unite nel 1992, la sua protezione e cura passa dalle reti idriche
Confagricoltura e la Giornata Mondiale dell’acqua che ricorre oggi, interviene dunque così:
L’acqua è un bene prezioso da preservare con attenzione promuovendone l’uso responsabile.
L’agricoltura ha ridotto, negli ultimi decenni, di quasi il 30% il consumo idrico, impegnandosi ad adottare modelli sostenibili di gestione, come l’irrigazione di precisione. Ma non basta.
Occorre mettere mano con urgenza all’intera rete idrica nazionale, che dopo trent’anni di abbandono è in pessime condizioni.
Nel nostro paese infatti solo l’11% dell’acqua piovana è trattenuta.
E’ necessario quindi costruire nuovi invasi, rinnovare i sistemi irrigui, sanare la rete dell’acqua potabile che perde il 42% tra quella immessa e quella erogata.
Per Confagricoltura dunque sono queste le priorità su cui intervenire.
Da ripristinare e rinnovare cioè una rete infrastrutturale vecchia, con un tasso di dispersione elevato; senza dimenticare però l’importanza di migliorare l’utilizzo delle acque reflue, che è una delle sfide più importanti dell’economia circolare.
Non vanno dimenticati inoltre i danni provocati dalla siccità in Italia
Le annate aride hanno infatti creato danni per più di 15 miliardi, metà dei quali in quattro regioni: Puglia, Emilia Romagna, Sicilia e Sardegna.
E l’Italia è al terzultimo posto nella classifica europea per investimenti nel settore idrico: solo 40 euro per abitante l’anno, contro una media europea di 100 euro.
Confagricoltura invita dunque a cogliere l’occasione del Piano nazionale degli interventi nel settore idrico e del Recovery Plan per mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici per ripristinare e realizzare quelle infrastrutture necessarie a gestire la risorsa idrica.
Infine ricorda Confagricoltura:
Quello primario è l’unico settore economico che produce rispettando la risorsa idrica.
Perché quella impiegata nell’uso irriguo non fuoriesce dal ciclo idrologico naturale, ma è restituita al sistema ambientale, a valle dei processi produttivi.