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ROMA – Laura Boldrini dice no alle discriminazioni. La deputata Dem ha partecipato oggi all’incontro su “Discriminazioni di genere e body shaming sul web”, organizzato in diretta Facebook dal Pd abruzzese. Boldrini ha definito il tema “molto politico”:
“Per la prima volta dal 1946 i diritti delle donne sono sotto attacco, un attacco che ha una regia precisa: si tratta della lobby sovranista che ha l’obiettivo politico di rivedere le legislazioni dei Paesi progressisti in senso oscurantista”.
Boldrini ha auspicato “una presa di consapevolezza da parte dei partiti progressisti per farne una battaglia identitaria”:
“Il femminismo non è più considerato essenziale nel nostro Paese, ma il suo percorso non solo non è concluso ma rischiamo di tornare indietro. Occorre fare un investimento politico su figure capaci di interpretare il cambiamento”.
Laura Boldrini dice no alle discriminazioni
Inoltre la deputata del Pd ha raccontato le battaglie condotte alla Presidenza della Camera, da cui trarre principi generali:
“Mi sono accorta che molte cose non funzionavano per quanto riguarda l’eguaglianza di genere, mi guardavo attorno a Montecitorio e vedevo solo busti di uomini. Ma la restituzione dell’immagine è importante”.
Così come l’utilizzo del linguaggio:
“Perché il femminile va bene solo per le mansioni umili, si usa per operaia e contadina, e non si usa nel caso di avvocata, sindaca, ministra? Questo riflette un pregiudizio”.
L’ex presidente della Camera ha infine ricordato gli attacchi e le campagne di cui è stata vittima negli ultimi anni, in alcuni casi anche da parte di leader politici:
“Eppure non ho sentito molte voci levarsi, lo considero indice di scarsa salute della nostra democrazia. Vorrei che ci fosse una vera reazione se accadesse di nuovo”.
La deputata Pd Stefania Pezzopane ha poi spiegato da cosa è nata l’iniziativa odierna:
“Quando la vicenda che ha riguardato la giornalista Giovanna Botteri è diventata inaccettabile abbiamo pensato di rimetterci in gioco su questi temi. Per noi fa fede quello che lei stessa ha dichiarato: nel resto del mondo non è di interesse niente al di fuori dell’esperienza professionale. Dovrebbe essere così anche in Italia”.