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Tra le meraviglie più spettacoli dell’universo ci sono le galassie. Sono tra i corpi celesti più complessi e ricchi che esistono e sono caratterizzati da una bellezza incredibile. Recenti studi hanno evidenziato quali siano le galassie con più possibilità di ospitare forme di vita. Ma prima, vediamo cosa è una galassia.
Cosa sono le galassie
Le galassie sono letteralmente un insieme di stelle e corpi celesti vari che vanno a formare un vero e proprio “contenitore” di meraviglie. Una galassia può essere formata al centro da un buco nero, da una stella super massiccia o da un insieme di stelle super massicce. Attorno al nucleo di una galassia si trovano zone in cui vi sono stelle, sistemi planetari e un numero immenso di corpi celesti. Le zone limitrofe al nucleo delle galassie possono avere le forme più varie, ma le più conosciute sono quelle a spirale. Le galassie inoltre ruotano su se stesse e talvolta, se “abbastanza vicine” possono formare veri e propri ammassi galattici. Anche noi viviamo in una galassia e la nostra si chiama Via Lattea. E a proposito di vita, vediamo quali sono le galassie più idonee ad ospitare forme di vita.
Le galassie più idonee ad ospitare la vita
La vita si sa, è la meraviglia più immensa dello spazio. Sul nostro pianeta è abbondante, e con assoluta certezza è abbondante anche su altri pianeti abitabili o in altre galassie. Parlando di galassie, recenti studi hanno mostrato quale sia la tipologia di galassie con più possibilità di ospitare forme di vita aliene.
In un primo studio del 2015 fatto da una squadra di astronomi guidata da Pratika Dayal avevano utilizzato dei modelli matematici per capire quali erano le galassie più idonee alla vita. Si basarono sul numero di stelle, sul tasso di formazione stellare, sulla quantità di esplosioni di supernove letali e sulla metallicità. E lo studio portò alle galassie ellittiche. Questo perché le galassie ellittiche hanno un maggior numero di pianeti abitabili, una maggior quantità di stelle e un numero minore di esplosioni di supernove. Di recente però è stato fatto un altro studio scientifico che stravolge quello citato poco fa.
Un nuovo studio sulle galassie e vita
Un nuovo e recente studio fatto da Daniel Whitmire dell’Università dell’Arkansas (Stati Uniti) suggerisce che lo studio di Dayal viola il principio di mediocrità. Tale principio spiega che nell’universo non esistono eccezioni, rarità o singolarità. Data la complessità e la grandezza del cosmo, eventi che noi consideriamo rarissimi, possono ripetersi ed avvenire in modo continuo e comune. Un esempio lampante è la vita, viene reputata talvolta presente solo sul nostro pianeta, ma per il valido principio di mediocrità è presente ovunque nell’universo ove possibile (che sia su un pianeta, su un asteroide, su una cometa o altro); l’importante è che ci siano giuste condizioni, che come spiegato da molte prove ed evidenze non sono poi così rare.
Partendo da ciò, il nuovo studio spiega che le galassie più idonee ad ospitare vita sono quelle a spirale, di cui facciamo parte noi. E dato che noi viviamo proprio in una galassia a spirale ed utilizzando il principio di mediocrità, quindi che la presenza del nostro pianeta con vita non è una rarità nelle galassie a spirale, un pianeta adatto alla vita si troverebbe sicuramente ed appunto in una galassia a spirale.
Lo stesso studio spiega anche perché nelle galassie ellittiche sono più rare le forme di vita, quando nel 2015 si spiegava il contrario. Nelle galassie ellittiche, sempre secondo il nuovo studio, è presente una quantità maggiore di metallicità e quindi si formano pianeti per la stragrande maggioranza gassosi e in piccolissima e rarissima parte quelli abitabili. In secondo luogo le galassie ellittiche hanno una maggior quantità di quasar e una maggior attività del proprio nucleo che provocano un’emissione elevata di radiazioni che sono estremamente sfavorevoli alla vita. Secondo questo nuovo studio, quindi, le galassie più idonee ad ospitare la vita sono quelle a spirale.
Conclusioni galattiche
Per concludere questo articolo bisogna dire che la vita in sé ha tante variabili, misteri e diverse basi di proliferazione (quindi non solo sul carbonio, ma possibilmente anche sul silicio, gas o altro). La vita può nascere ovunque sia possibile. Quindi hanno in parte ragione, secondo noi, sia lo studio di Pratika Dayal e sia lo studio di Daniel Whitmire. Perchè appunto la vita può proliferare in qualsiasi luogo del cosmo in cui è possibile. Negare l’esistenza di vita extraterrestre è da egoisti, perché siamo arrivati ad un punto in cui una grande quantità di prove dimostra che esistono, con moltissima probabilità, forme di vita aliene.
Fonte immagine: Pixabay
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