Il sito FootyHeadlines, specializzato in gadget e divise sportive, ha svelato a tutti quella che sarà la maglietta con cui la Nazionale di Roberto Mancini disputerà i prossimi Europei di calcio. Una Nazionale che piace e convince e che ha mostrato di avere personalità, talento e un allenatore che guarda al futuro.
Un design ispirato al Rinascimento per una “rinascita” dell’entusiasmo azzurro
Non c’è che dire, la Nazionale di Mancini ha risvegliato un entusiasmo che sembrava ormai essersi assopito nel cuore dei pur appassionati e numerosi tifosi italiani. Il CT è riuscito, partita dopo partita, a riavvicinare la gente ai colori azzurri, portando a termine un girone di qualificazione per gli Europei da prima della classe battendo record su record, tanto da meritarsi le attenzioni di tutti gli addetti ai lavori, esperti: il sito di scommesse online Betway inserisce l’Italia fra le prime 7 contendenti a quota 13,00 per la vittoria finale il 7 maggio. Sarà il suo stile “british”, la sua diplomazia, la sua attenzione verso i calciatori di talento e di qualità; ciò che è certo è che mister Mancini piace e ancor di più la sua Nazionale, anche se cambia “divisa”. Sarà ancora Puma lo sponsor tecnico della nostra Nazionale, che per l’occasione degli Europei 2020, rinviati a data da destinarsi, ha infatti stravolto leggermente il design classico. La divisa presenta un collo a “V” di colore nero, che risalta sul tradizionale colore azzurro, neri sono anche i bordi delle maniche, rigorosamente corte, mentre la fantasia principale vede protagonisti dei rombi con dettagli tipici del Rinascimento, quasi a ricordare dei “gigli”. In realtà un’anticipazione di questa maglia si era già ammirata, ma in versione verde militare, in occasione della partita contro la Grecia vinta 2-0 con reti di Jorginho al 63 esimo e di Bernardeschi al 78 esimo. Tra l’altro, questa maglietta portò particolarmente bene ai colori azzurri, in quell’occasione verdi, poiché con la vittoria sugli ellenici l’Italia di Mancini staccò il pass definitivo per la qualificazione a Euro 2020. Dopo la gioia del 2006, immensa, inaspettata e meritata, troppe erano state effettivamente le delusioni per la maglia azzurra, interrotte solo da due “minimi” acuti: nel 2012 la finale conquistata e persa contro la Spagna agli Europei e un quarto di finale perso ai rigori contro la Germania, dopo aver disputato un altro ottimo Campionato Europeo nel 2016 con Conte a guidare una squadra poco più che sufficiente. Troppo poco, se si considera poi che ai Mondiali del 2010 l’Italia del Lippi-bis uscì nel girone senza riuscire a vincere neanche una partita e nel successivo Mondiale del 2014 in Brasile toccò la stessa sorte alla compagine allenata da Prandelli. Il punto più basso della storia della Nazionale è stato toccato nel 2018, quando una squadra spaesata e ormai orfana dei migliori campioni, veniva “maltrattata” da una non irresistibile Svezia senza Ibrahimovic e perdeva malamente il doppio confronto con gli scandinavi nel play-off valido per l’accesso ai Mondiali di Russia.
I numeri della Nazionale di Mancini: un’Italia da record
Dieci! Non soltanto il numero che il “Mancio” calciatore ha indossato giocando per Sampdoria, Lazio e Leicester City, ma anche il numero di vittorie per la “sua” Italia nel girone “J”, dominato dagli azzurri. Il numero di 10 vittorie rappresenta un triplo record: mai nessuna Nazionale italiana aveva vinto tutte le partite di fila in un girone di qualificazione e mai nessuna selezione azzurra aveva vinto dieci partite consecutive in assoluto, senza contare che mai nessuna Nazionale era riuscita a inanellare dieci vittorie in un anno solare. Undici sono invece le vittorie consecutive di questa giovane Nazionale, mai successo prima, serie positiva che allunga ancor di più il record già stabilito in occasione di Italia-Bosnia 3-0, che ha messo il nome di Roberto Mancini davanti a quello di Pozzo, che ne aveva vinte 9. Tredici sono le vittorie per il CT nato a Jesi nelle prime 19 partite alla guida tecnica della Nazionale: ha già raggiunto Arrigo Sacchi e speriamo possa continuare su questo trend. Sono poi ben 14 le vittorie consecutive degli azzurri se si considerano le sole gare di qualificazione per un Campionato Europeo: quattro per la gestione Conte e 10 per la gestione Mancini. 40 sono state le partite valide per le qualificazione agli Europei da cui la nostra Nazionale è stata imbattuta. Ci sono anche record che riguardano i singoli, come i sette calciatori diversi andati a segno nel 9-1 contro l’Armenia, a dimostrazione che la Nazionale “fondata” da Roberto Mancini non è soltanto un gruppo coeso e convinto dei propri mezzi, ma una squadra che può fare affidamento su tanti singoli di qualità, cominciando da Donnarumma e terminando con Immobile. Questi nove goal messi a segno contro l’Armenia, però, non rappresentano il record assoluto per una Nazionale italiana: è l’11-3 contro l’Egitto nel 1928 il risultato più largo per l’Italia, anche se i nove goal siglati nel girone di qualificazione dalla squadra di Mancini risultano essere comunque la goleada più ricca dal dopoguerra a oggi.
C’è aria di nuovo intorno alla Nazionale maggiore, grazie a un lavoro virtuoso di tutta la federazione, del tecnico e di tutti gli addetti ai lavori. Il peggio sembra essere passato e finalmente si sono rivisti in campo talenti e personalità che mancavano come al pane a questi colori: nomi come Zaniolo, Chiesa, Sensi e Pellegrini possono davvero dire la propria indossando questa nuova divisa che sembra essere stata ideata in loro onore, per un Rinascimento del calcio italiano.