Linee guida per la cultura, come far ripartire cinema e teatri. Una luce in fondo al tunnel forse si vede anche per il mondo dell’arte e dintorni
Una parvenza di normalità: a questo si pensa sempre più insistentemente, per questo si stilano le linee guida per la cultura e dare un respiro così a cinema, teatri, musei e palestre.
Ovviamente la priorità è la sicurezza. Stabilite dunque dalla Conferenza delle Regione le norme per riaprire le attività culturali in Italia.
Due metri di distanza all’interno di palestre, cinema, teatri e nei ristoranti, dove sarebbe vietata la consumazione al banco dopo le 14; queste le proposte che dovranno ora essere sottoposte al Comitato Tecnico Scientifico e infine dell’Esecutivo.
Nel frattempo il Governo, pende in esame la situazione dei dati settimanali del contagio e pensa ai nuovi interventi in vista della scadenza del decreto il 30 aprile prossimo.
Un settore tra i più penalizzati della pandemia insieme a quello della ristorazione
Un ambito dunque, quello culturale, che da tempo chiede di ripartire in sicurezza; e tra le tante proteste anche quella degli operatori dello spettacolo ieri al Globe Theatre di Villa.
Durante l’occupazione, si è presentato a sorpresa il ministro della Cultura Dario Franceschini il quale, nel corso del successivo question time alla Camera, ha dichiarato:
Ho apprezzato il tono costruttivo, positivo anche di protesta che ha accompagnato questa azione.
Ci tengo innanzitutto a dire che io non sono la controparte, io ho il dovere di essere il vostro rappresentante nelle istituzioni.
Ho dovere di rappresentare il vostro mondo e ho cercato di farlo fin dall’inizio della pandemia, quando è arrivata questa bufera, che ha travolto tutto il paese.
La pandemia ha colpito in particolare il mondo della cultura portando alla chiusura di tutti i luoghi, tranne qualche mese d’estate.
E’ stata una conseguenza dolorosa per il paese oltre per chi lavora nel settore: le maestranze, gli artisti, quelli che tengono vivo il teatro, lo spettacolo dal vivo.
La Commissione parlamentare ha finito un’indagine conoscitiva e la renderà nota la prossima settimana e darà un quadro più chiaro in cui poter intervenire; per dare non solo una garanzia dell’uscita dall’emergenza ma anche nuove prospettive per i lavoratori del settore che per troppi decenni non le hanno avute.