Lo scudetto del cuore della Figc a chi lotta contro il Codiv19. Il calcio italiano fermo ma attento a ciò che sta vivendo il nostro paese
Ecco perché lo scudetto del cuore della Figc vuole essere un simbolo ma meritato riconoscimento al personale medico-sanitario d’Italia.
Non solo loro: i campioni d’Italia sono anche i volontari della protezione civile, le forze dell’ordine e le forze armate, il personale dei servizi pubblici essenziali e delle categorie professionali indispensabili.
Tutti coloro insomma che vivono questa emergenza in prima linea che permettono al resto del paese di stare a casa e fermare il virus.
Per questo la Federazione ha scelto il simbolo dell’Italia sportiva per eccellenza: lo scudetto.
Un riconoscimento più che simbolico, motivo di unione prima ancora che di successo, sia all’interno del mondo del calcio che in tutto il paese.
L’iniziativa della Federazione spiegata dal presidente Gravina:
Il calcio rappresenta uno straordinario collante sociale e ha enormi responsabilità anche quando il pallone non rotola, veicolando messaggi positivi a tutti gli appassionati.
Abbiamo deciso di sgomberare il campo dalle polemiche sportive per assegnare agli eroi contemporanei, senza falsa retorica, un riconoscimento che è già nei cuori della gente.
Si pensa di fare dono di questo riconoscimento attraverso un evento ad hoc che potrebbe coinvolgere anche il Ct Roberto Mancini
Infatti il commissario tecnico vuole unire Azzurri e Azzurre per festeggiare a Bergamo la fine della pandemia, quando le condizioni consentiranno di riaprire gli stadi.
Nella volontà della Figc, infatti, c’è di far giocare alla Nazionale la prima partita ufficiale aperta al pubblico allo stadio Meazza di Milano.
L’obiettivo è cioè di riunire i tifosi azzurri e ricordare le vittime della pandemia insieme ai rappresentanti istituzionali e a quelli delle categorie coinvolte nel progetto.
Il logo scelto abbina il tricolore allo stetoscopio dei medici; un simbolo visivo della categoria più esposta in questa emergenza, che ha dato il contributo più straordinario, anche per il numero di vite umane.
Foto: Figc.it