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ROMA – R-21/Matrix-M è il primo vaccino contro la malaria a superare la soglia del 75% di efficacia prevista dall’Organizzazione mondiale della Sanità. Una svolta epocale considerando che la malaria, una delle malattie infettive più antiche e pericolose, uccide ogni anno mezzo milione di persone a livello globale (la metà sono bambini sotto i 5 anni in prevalenza dell’Africa sub-sahariana, fonte World Malaria Report 2022). Di seguito una sintesi delle informazioni principali contenute nella nota stampa diffusa dall’Università di Oxford.
Il nuovo vaccino R-21/Matrix-M – sviluppato da un gruppo di ricercatori del Jenner Institute dell’Università di Oxford e approvato dalle autorità regolatorie ghanesi, è solo il secondo vaccino contro la malaria approvato in tutto il mondo ed è il primo ad aver a superato la soglia del 75% di efficacia prevista da OMS (77% di efficacia a 12 mesi di follow-up). Il vaccino è stato approvato per l’uso nei bambini di età compresa tra i 5 mesi e i 36 mesi, il gruppo di età a più alto rischio di morte per malaria.
Malaria: approvato il primo vaccino che supera soglia di efficacia 75% prevista da OMS
Il vaccino contro la malaria R21/Matrix-M è un vaccino che può essere prodotto su larga scala e a costi modesti, il che permette di rendere disponibili centinaia di milioni di dosi in quei Paesi dell’Africa maggiormente colpiti da malaria. Il vaccino contiene Matrix-M, l’adiuvante prodotto da Novavax, una sostanza a base di saponine che potenzia la risposta immunitaria, rendendola più duratura. Studi precedenti hanno evidenziato il ruolo dell’adiuvante Novavax nell’aumentare l’efficacia del vaccino: è stata infatti rilevata un’efficacia maggiore (77%) nei partecipanti ai trail che hanno ricevuto una dose più alta di adiuvante, rispetto al gruppo che ha ricevuto una dose di adiuvante più bassa.
A livello globale, i decessi per malaria si sono costantemente ridotti nel periodo 2000-2019, passando dai 736 mila del 2000 a 409 mila nel 2019. La percentuale di decessi totali per malaria tra i bambini di età inferiore ai 5 anni era dell’84% nel 2000 e del 67% nel 2019. Inoltre, nel mondo, il tasso di mortalità (cioè il numero di decessi per 100 mila abitanti in aree a rischio) si è ridotto da circa 25 nel 2000, a 12 nel 2015 e 10 nel 2019, con un significativo rallentamento del tasso di riduzione in questi ultimi anni. Circa il 96% dei decessi per malaria a livello globale si è verificato in 29 Paesi. Quattro Paesi sono responsabili di poco più della metà di tutti i decessi per malaria nel 2021: Nigeria (31%), Repubblica Democratica del Congo (13%), Niger (4%) e Repubblica Unita di Tanzania (4%).