Mondiali di calcio 2022, presentato il logo. Manca ancora tempo alla manifestazione iridata ma in Qatar fanno passi avanti
In corsa per le qualificazioni a Euro 2020, gli azzurri non pensano ancora ai Mondiali di calcio 2022 ma la macchina organizzativa prosegue il suo percorso.
Infatti una delle ultime cose fatte, è stata la presentazione del logo ufficiale della manifestazione.
Esso riproduce vagamente le forme delle dune del deserto qatariota e le mischia con la forma di una coppa, il numero 8.
Simbolo non scelto a caso ma per due ragioni: indica l’infinito e il numero di stadi che ospiteranno le partite della fase finale.
La grafica del logo inoltre è un disegno che coinvolge il mondo intero in quanto include elementi del mondo arabo, ma anche quelli che riguardano lo sport.
Mondiali in Qatar inoltre, sono i primi a svolgersi in un paese mediorientale
Ma non solo: per la prima volta la più importante manifestazione di calcio si svolgerà nei mesi invernali: dal 21 novembre al 18 dicembre 2022.
Questo perché per la prima volta un mondiale si disputa in una zona tropicale dell’emisfero nord, dove nel periodo estivo le temperature sarebbero proibitive.
Come riportato dall’Ansa, l’ambasciatore del Qatar a Roma Abdulaziz Ahmed Almalki afferma:
Spero che nel 2022, a Doha, a contendersi la coppa siano le Nazionali di Qatar e Italia, sarebbe un evento davvero straordinario per importanza mediatica e storica.
L’80 per cento delle opere è già ultimato; stiamo tenendo fede agli impegni.
Mondiali 2022, alcune curiosità
Quella del paese arabo sarà dunque l’ultima edizione a 32 squadre, poiché dal 2026 il Mondiale verrà esteso a 48 nazionali.
Tutti gli stadi avranno impianti di raffreddamento a emissioni zero grazie all’utilizzo di tecnologie solari per garantire che la temperatura non superi mai i 27 °C.
Una nuova rete metropolitana, con una lunghezza totale di 320 km, sarà realizzata nel 2021.
Tutti gli stadi saranno collegati al sistema autostradale del Qatar e, per offrire un comodo accesso, alcuni potrebbero essere raggiunti anche dai taxi d’acqua.