Monitoraggio nazionale del lupo

Monitoraggio nazionale del lupo ad ottobre

Condividi su:

 

Monitoraggio nazionale del lupo, per la prima volta ad ottobre. Fino a marzo 2021 saranno perlustrate circa mille celle di 10 chilometri quadrati distribuite sull’intero territorio nazionale

Da quando è specie protetta, è la prima volta che ci sarà un monitoraggio nazionale del lupo; le istituzioni nazionali uniscono dunque le forze per fotografarne distribuzione e consistenza contemporaneamente dalle Alpi alla Calabria.

Il tutto utilizzando disegni di campionamento e protocolli standardizzati avanzati, messi a punto dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA).

Il Ministero dell’Ambiente cioè ha dato mandato all’Istituto di produrre una stima aggiornata della distribuzione e consistenza del lupo a livello nazionale.

Dal canto suo, ISPRA ha creato un gruppo di lavoro altamente specializzato, che coinvolge zoologi e genetisti; ha altresì attivato una collaborazione con Federparchi Europarc Italia (la Federazione Italiana dei Parchi e delle Riserve Naturali) e con il progetto LIFE WolfAlps-EU.

Spiega il dottor Piero Genovesi, responsabile del Servizio Coordinamento Fauna Selvatica dell’ISPRA:

Il lupo è una delle specie più conosciute in Italia, ma anche una delle più elusive e difficili da studiare.

Tutti i progetti finora attivati su questo carnivoro hanno avuto carattere locale e circoscritto nel tempo, limitando la possibilità di produrre una stima accurata a livello nazionale.

Invece gli esperti dell’istituto, con il supporto di un pool di ricercatori universitari, hanno combinato in modo estremamente innovativo.

Hanno cioè messo a punto un disegno di campionamento probabilistico con le più avanzate tecniche di indagine sperimentate sulla specie; questo per ottenere una stima della popolazione del lupo e della sua distribuzione.

Tra ottobre 2020 e marzo 2021 verranno dunque raccolti dati di campo basandosi su protocolli operativi omogenei, perlustrando percorsi prestabiliti in circa mille celle di 10 kmq distribuite sull’intero territorio nazionale.

I risultati del monitoraggio nazionale saranno poi resi pubblici e illustrati in modo dettagliato, al fine di fornire una base di conoscenza scientifica credibile e autorevole.

 

Articoli simili: Vacanze con gli animali, la scelta degli italiani

 

 

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere informato iscriviti al nostro Canale Telegram o
seguici su Google News
.
Inoltre per supportarci puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui sotto, se vuoi
segnalare un refuso Contattaci qui .


Autore dell'articolo: Francesca DI Giuseppe

Francesca Di Giuseppe, nata a Pescara il 27 ottobre 1979, giornalista e titolare del blog Postcalcium.it. Il mio diario online dove racconto e parlo a mio della mia passione primaria: il calcio Laureata in Scienze Politiche presso l’Università degli Studi di Teramo con una tesi dedicata al calcio femminile. Parlare di calcio è il mezzo che ho per assecondare un’altra passione: la scrittura che mi porta ad avere collaborazioni con diverse testate giornalistiche regionali e nazionali.