Pedaggi autostradali, Di Maio pensa a una tariffa unica europea. Il vice premier vuole togliere le concessioni alla famiglia Benetton
L’idea è quella di togliere i caselli e creare una sorta di abbonamento flat a tutte le tratte europee in materia di pedaggi autostradali.
Luigi Di Maio in una diretta Facebook aveva annunciato:
Dobbiamo parlare di una rete autostradale europea con tariffa unica. Deve sparire il casello e dobbiamo introdurre una tariffa annuale per l’utilizzo della rete.
E questi soldi vanno ad una società stradale che li usa per fare le strade ed investire in una direttiva europea.
Noi non abbiamo dimenticato la promessa fatta dai familiari delle vittime del cavalcavia di Avellino e del ponte Morandi.
Noi vogliamo togliere la concessione ala famiglia Benetton che da quando è entrata in Autostrade ha aumentato le tariffe del 30% ma ha ridotto gli investimenti.
Dal crollo del Ponte Morandi infatti la questione pedaggi autostradali e non solo è diventata una priorità per il governo
L’idea del vice premier è quella di far sparire il pagamento all’uscita attraverso un abbonamento flat da 30-40 euro l’anno, con i soldi che vanno in una società stradale.
Non solo Genova, nella diretta Facebook Di Maio cita anche le vittime di Avellino di 5 anni fa quando 40 persone morirono in un pullman che sfondò il guardrail e finì in un dirupo.
Su questa tragedia è di qualche giorno la sentenza definitiva con alcune condanne ma anche l’assoluzione contestata dell’amministratore delegato Giovanni Castellucci.
Alla proposta del vice premier circa i pedaggi autostradali, replica la società autostrade (Ansa):
Autostrade per l’Italia ricorda che le tariffe autostradali sulla propria rete sono in media le più basse d’Europa nei paesi comparabili.
Sono circa il 40% più basse rispetto a quelle applicate in Spagna e circa il 15% inferiori rispetto a quelle francesi.
Sulla rete Aspi si pagano 7,36 centesimi di euro/km; in Francia 8,73 centesimi di euro/km e in Spagna: 12,13 centesimi di euro/km.
Pedaggi autostradali ma quanto si paga e da cosa dipende la tariffa? Calcolopedaggio.it ci dice che tutto dipende da:
- Classe di veicolo (5 classi)
Sulle tratte di Autostrade per l’Italia e su quasi tutte le altre gestite da concessionarie la classificazione dei veicoli viene effettuata sulla base di elementi fisicamente misurabili quali:
- L’altezza del veicolo sulla perpendicolare dell’asse anteriore – per i veicoli a 2 assi (classi A, B)
- il numero degli assi per i veicoli o convogli con più di due assi (classi 3, 4, 5).
- Caratteristiche dei tratti autostradali percorsi (di pianura o di montagna).
La tariffa unitaria tiene conto dei costi di costruzione, gestione e manutenzione delle tratte autostradali (è per questo che i tratti di montagna, ricchi di viadotti e di gallerie, costano di più).
Le tariffe in vigore dal 1 gennaio 2019 (con Iva al 22%) sono:
Classi di Veicolo | A | B | 3 | 4 | 5 |
---|---|---|---|---|---|
Tariffa di pianura €/Km | 0,07231 | 0,07401 | 0,09862 | 0,14864 | 0,17530 |
Tariffa di montagna €/Km | 0,08547 | 0,08749 | 0,11414 | 0,17426 | 0,20629 |