Tamponi ai lavoratori agricoli stranieri, la proposta di Coldiretti. Estendere i tamponi all’arrivo in Italia anche lavoratori nei campi provenienti dall’estero
Viene dunque da Coldiretti la proposta per effettuare tamponi ai lavoratori agricoli stranieri per consentire la raccolta dei 2 miliardi di chili di mele sugli alberi; come pure la vendemmia per la quale si stima in Italia una produzione di vino Made in Italy attorno ai 45 milioni di ettolitri.
E’ quanto afferma la Coldiretti nel sottolineare la scelta del Trentino Alto Adige
Nella regione infatti è stato dato il via libera anche ai test sui lavoratori nei campi provenienti dall’estero; il tal modo potranno partecipare da subito alle attività di raccolta della frutta e dell’uva.
Trentino dove si produce circa la metà delle mele italiane ma produzione messa a rischio dalla mancanza di manodopera qualificata per il blocco delle frontiere per il rischio Covid.
In questo modo dunque i lavoratori stranieri che superano il test potranno svolgere le attività di raccolta con la Coldiretti; l’associazione infatti che ha avviato una campagna di comunicazione rivolta alle imprese e agli stessi lavoratori per garantire il rispetto delle regole e tutelare la salute pubblica.
La Coldiretti spiega spiega così la sua proposta:
Un’esperienza da estendere a tutte le regioni per consentire le attività di raccolta nel rispetto di tutte le garanzie di sicurezza.
Da nord a sud della Penisola la vendemmia parte con le uve Pinot e Chardonnay in un percorso che prosegue a settembre ed ottobre con la raccolta delle grandi uve rosse autoctone Sangiovese; Montepulciano e Nebbiolo.
Per concludersi addirittura a novembre con le uve di Aglianico e Nerello su 658mila ettari coltivati a livello nazionale.
Il tutto con un impiego di circa 180mila lavoratori stagionali attivando un motore economico che vale almeno 11 miliardi.
Articoli simili: A rischio le primizie italiane