Agricoltura lavoro anticovid, parlano i dati. In questo periodo buio per tante attività e professioni, c’è un mestiere non colpito dai contagi
Agricoltura lavoro anticovid: dicono questo dunque i dati Inail in base ai quali appena lo 0,3% dei contagi colpisce le campagne; l’agricoltore cioè si classifica come il mestiere più sicuro per proteggersi dalla diffusione della pandemia.
Come precisa Coldiretti infatti:
Il lavoro in campagna risulta essere più sicuro perché garantisce il rispetto delle distanze ma anche perché sono state adottate le adeguate misure di protezione dei lavoratori.
Un risultato che è significativo anche per i 24mila agriturismi presenti in Italia; situati in zone isolate della campagna in strutture familiari con un numero contenuto di posti letto e a tavola e con ampi spazi all’aperto, sono forse i luoghi dove è più facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza.
E, altresì, per difendersi dal contagio fuori dalle mura domestiche ma sostenere il turismo in campagna significa evitare il pericoloso rischio di affollamenti nelle città.
Se l’agricoltura è il mestiere che sta subendo meno contagi, il cibo italiano vola nell’export
Crescono infatti le esportazioni di prodotti agroalimentari Made in Italy; esse cioè fanno segnare nel 2020 il massimo storico di sempre con un valore di 46,1 miliardi.
Un dato spinto anche dal successo della Dieta Mediterranea sulle tavole mondiali nonostante i pesanti limiti della pandemia Covid.
Per quel che concerne poi i paesi di destinazione, per oltre la metà (55%) all’interno dell’Unione Europea con la Germania che si classifica come il principale cliente con 7,73 miliardi in crescita del 6%; mentre al secondo posto c’è la Francia con 5.08 miliardi e a seguire con 3,6 miliardi la Gran Bretagna (+2,8%) uscita con la Brexit.
Fuori dai confini comunitari infine sono gli USA il primo partner commerciale dell’Italia con 4,9 miliardi di export agroalimentare.