ROMA – Venerdì 16 dicembre sciopero generale del Lazio: possibili disagi. Come fa sapere l’Inps, il prossimo 16 dicembre è stato indetta, per l’intera giornata lavorativa (24 ore), una mobilitazione regionale per il Lazio di tutti i settori lavorativi pubblici, dalle seguenti organizzazioni sindacali: FP CGIL Roma e Lazio, UIL FPL Roma e Lazio e UILPA Roma e Lazio.
In relazione all’eventuale partecipazione dei lavoratori INPS a tale sciopero, potrebbero pertanto verificarsi disagi causati dalla ridotta attività. Anche la Regione Lazio informa l’utenza che, in tale giornata, potrebbe non essere garantita la regolare erogazione dei servizi regionali; sarà comunque assicurata la continuità dei servizi pubblici essenziali, ai sensi della Legge 12 giugno 1990, n. 146.
Venerdì 16 dicembre sciopero generale del Lazio: possibili disagi
La partecipazione allo sciopero riguarderà tutte le lavoratrici e i lavoratori di tutte le categorie del settore pubblico e privato. Nei servizi pubblici essenziali verranno garantiti i servizi minimi.
“La bozza della Legge di bilancio 2023 è sbagliata e produrrà effetti devastanti sui lavoratori e sui pensionati, giornalmente alle prese con il carovita e costretti ad affrontare, dopo un biennio di emergenza sanitaria, una vera e propria pandemia salariale. In un momento drammatico per il nostro Paese e per l’Europa, forse uno dei più bui della storia recente, il Governo sdogana una manovra che colpirà, paradossalmente, le persone più povere, aumentando le disuguaglianze e l’ingiustizia sociale, mortificherà il lavoro stabile e pubblico, aprendo le porte a una maggiore precarietà e alle privatizzazioni e che, lungi dal contrastare l’iniquità fiscale, finirà con il premiare gli evasori. Di fronte a questo scempio dei diritti e a questa reiterata offesa della dignità delle persone, la risposta del sindacato è lo sciopero generale”, hanno scritto in una nota la Cgil e la Uil di Roma e del Lazio. “È necessario rimettere al centro il lavoro, affrontare una volta per tutte l’emergenza salariale e la piaga della precarietà, creare un’occupazione stabile con politiche industriali ed energetiche che guardino agli obiettivi della transazione ecologica previsti dal Pnrr, sostenere la sanità, la ricerca, la scuola e il trasporto pubblico, settori strategici nello sviluppo del nostro territorio e del Paese, sbloccare la rivalutazione delle pensioni e procedere a una vera riforma del sistema pensionistico che superi la legge Fornero e si ponga il problema del futuro delle giovani generazioni, riformare il fisco, fondandolo sui principi di equità e giustizia”.