E’ vietato l’uso delle impronte digitali nella pubblica amministrazione. Lo ha affermato il Ministro Fabiana Danone in un’ intervista rilasciata a ” Italia oggi” in cui spiega il netto dietrofront del Governo. In passato, infatti il Governo si era interrogato spesso su come contrastare il fenomeno dei ” furbetti del cartellino”. Cioè quei lavoratori dello stato, che timbravano il badge e poi evadevano dai loro doveri lavorativi per motivi di svago. Oppure perché impegnati in altre occupazioni. La cronaca aveva riempito tutti i giornali perché il caso era diventato e lo è tutt’ora molto diffuso. I più ” estremisti” avevano suggerito allo stato di optare per l’uso delle impronte digitali come mezzo di contrasto e di riconoscimento. Ma c’era, chi era nettamente contrario, perché lo riteneva una violazione dei diritti dell’uomo, che lo volevano più controllato anche nelle parti più private. Oggi, comunque è arrivata una netta risposta da parte dei Governanti.
Vietato l’uso delle impronte digitali nella p.a. La risposta del Ministro preposto
Il secco no è arrivato dal Ministro della Pubblica amministrazione Fabiana Danone: ” La rilevazione delle impronte digitali dei dipendenti pubblici per stanare i furbetti del cartellino rappresenta un uso criminalizzante della tecnologia”. “Ha l’ effetto di reprimere chi ogni mattina si reca sul posto di lavoro con energia ed entusiasmo”, ha continuato. “Sicuramente torna utile per tenere a bada chi abusa. A mio avviso la rilevazione delle impronte contiene uno stigma di tale negatività da deprimere il dipendente”– Ha detto anche la donna politica. ” Nella pubblica amministrazione, il Governo vuole puntare a rafforzare tutti gli organici, soprattutto in alcuni”, ha affermato la Danone. E Aggiunge: “Dopo troppi anni di blocco nel turnover l’impiego si è già visto nella scorsa manovra e noi puntiamo ad incrementarlo”.
Obiettivo del governo: Aumentare la produttività
Non è un mistero per nessuno, che uno degli obiettivi primari del Governo Conte sia quello di aumentare la produttività dello stato. In passato, lo stesso Premier ne ha fatto cenno in svariate occasioni. Ma la conferma è arrivata anche dal ministro della pubblica amministrazione, che ha detto in tal proposito: ” Ma soprattutto, oltre alle dotazioni è giusto puntare sulla formazione continua per valorizzare tutti i settori. E spingere in alto la produttività della P.a”. Un lavoro che ha impegnato il direttivo già da subito. Un impegno che Conte in prima persona ha preso con i cittadini.