arrestato il sindaco Alessandro Doria

Arrestato il sindaco Alessandro Doria per corruzione

 

Ennesimo caso di corruzione, arrestato il sindaco di San Vito sullo Jonio, Alessandro Doria. La corruzione nel nostro paese è endemica, una piaga che da molti anni purtroppo affligge la nazione. É la barzelletta dell’Europa definire sempre e impropriamente gli italiani come un popolo mafioso e corrotto. Ma quando avvengono questi casi , in cui anche i nostri rappresentanti politici cadono per così dire  beccati con le mani sugli ” ovetti di cioccolato”, metaforicamente parlando, i nostri connazionali si cominciano a porre delle domande. Ma chi abbiamo eletto? É la più frequente. É per questo che ha destato non poco scalpore, la notizia dell’arresto di uno dei sindaci della provincia di Catanzaro. Il sud sempre tanto chiacchierato. Giusto oggi, i carabinieri della compagnia di Soverato hanno arrestato e posto agli arresti domiciliari Alessandro Doria, sindaco proprio di San Vito sullo Jonio, piccolo comune calabrese sul mare.

Arrestato il sindaco Alessandro Doria per corruzione. L’accusa

Alessandro Doria è accusato di istigazione alla corruzione e corruzione per l’esercizio della funzione. Il provvedimento emesso direttamente dal Gip di Catanzaro, Claudio Paris non lascia dubbi di nessun genere. Nell’ambito dell’inchiesta condotta dai carabinieri e coordinata dal procuratore in persona Nicola Gratteri, sembra non ci siano perplessità. Il sindaco, formalmente accusato ha tenuto per tutto il tempo una condotta quanto meno disdicevole per le sue funzioni. L’attività investigativa ha avuto inizio nell’estate del 2019 a seguito di una querela presentata da un amministratore locale della zona. La denuncia era relativa ad un presunto caso di corruzione. E riguardava la realizzazione di un  parco Eolico all’interno del comune di San Vito sullo Jonio.

Le indagini dei carabinieri

Le indagini dei militari dell’arma hanno evidenziato, che il sindaco Alessandro Doria avrebbe chiesto 5000 euro direttamente ai dirigenti di : Parco Eolico di San Vito. La richiesta sarebbe avvenuta soprattutto  tramite un avvocato, il querelante. La società era incaricata nella realizzazione della struttura. Per portare all’ordine del giorno, il consiglio comunale, lo svincolo demaniale degli “usi civici “, il sindaco avrebbe chiesto una lauta somma. Il provvedimento era necessario per il completamento del progetto, iniziato nel 2002. Ad avvenuta deliberazione a favore, il primo cittadino avrebbe ottenuto un ulteriore versamento di circa 75 mila euro. Un cifra esorbitante. Un compenso illecito quindi.

La lotta alla corruzione

Da anni l’Italia è una delle nazioni più impegnate nella lotta alla corruzione. Dal 1996, l’anno di Tangentopoli, molte cose sono cambiate. Oggi,  soprattutto il Governo combatte la corruzione ad ogni livello. Esiste già da un anno la legge “spazzacorrotti”. E’ un forte intervento soprattutto per gli appartenenti alla pubblica amministrazione. E per coloro, che rappresentano lo stato. Esige la trasparenza per ogni esponente politico. La legge ha diversi paragrafi. Tutti più o meno ben distinti. Un nuova speranza si aperta per l’Italia. La possibilità di poter vincere. Contro un mostro , che avvelena la comunità. E che fa anche aumentare la povertà.  Ma per cambiare, occorre l’aiuto di tutti.

Fonte foto pixabay

 

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Autore dell'articolo: Redazione Webmagazine24

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