ROMA – Conte invoca lo stop alle liti nel Governo e, in un’intervista rilasciata a Repubblica, chiede unitarietà a tutte le componenti della maggioranza, assicurando che l’esecutivo non cadrà:
“Il governo a gennaio non cadrà, ma basta con le liti, si rimanga concentrati. Con l’anno nuovo avanti con un cronoprogramma di riforme che l’Italia attende da anni. Nessuna aspirazione o velleità ad essere il nuovo leader del M5S”.
Conte invoca lo stop alle liti nel Governo
Il premier, infatti, è intervenuto all’indomani del voto sulla piattaforma Rousseau che ha lanciato un messaggio ben preciso ai vertici del Movimento 5 Stelle, dal momento che gli iscritti hanno detto no ad altre alleanze dei pentastellati in occasione delle prossime elezioni regionali.
Conte poi, rispondendo al segretario del Pd Nicola Zingaretti, ha aggiunto:
“L’esecutivo un’anima ce l’ha ed è a un tempo visionaria e pragmatica. Per l’ex Ilva, spiega che Mittal si dice disponibile a tornare sui suoi passi, ma non esclude un intervento pubblico, non di sostituzione ma di sostegno e controllo”.
Dal canto suo, il capo politico dei grillini Luigi Di Maio si è così espresso parlando a Grammichele:
“Se il M5S è forte e compatto, il governo è forte e compatto. Noi siamo la prima forza politica in Parlamento, di maggioranza. Pertanto necessariamente abbiamo il dovere di essere forti, compatti e coesi. In questo modo, infatti, il governo è forte, compatto e coeso”.
Di Maio ha infine risposto ai cronisti che gli avevano chiesto se ci fosse una chiusura definitiva a un’alleanza con il Pd in Emilia Romagna e in Calabria per le prossime consultazioni regionali:
“Noi siamo aperti a tutte le forze civiche del territorio, questo è il nostro obiettivo”.
Insomma, sembra quasi di intuire che, alla fine dei giochi, l’ex vice premier non chiuda definitivamente a un patto civico, anche se – come detto – Rousseau si è già espressa con chiarezza al riguardo.