La pandemia di Covid-19 ha sfidato tutti gli aspetti delle attività umane. Dopo sette mesi, gli effetti economici si fanno particolarmente sentire. La preoccupazione riguarderebbe principalmente una possibile crisi economica legata al Coronavirus. Un gruppo di accademici guidati dall’Università di Warwick ha analizzato il modo in cui il mondo può sfruttare gli effetti positivi e negativi del Covid-19. L’obiettivo è costruire una nuova economia più resiliente e a basse emissioni di carbonio. Un modello più sostenibile basato sul quadro dell’economia circolare potrebbe aiutare il mondo a riprendersi finanziariamente dal Covid-19. Nel frattempo, però, facilita il raggiungimento degli obiettivi di zero emissioni di carbonio.
Molte industrie e aziende si sentono minacciate dalla pandemia. Un gruppo di ricercatori provenienti da Regno Unito, Malesia, Nigeria, Emirati Arabi Uniti e Giappone, guidati da WMG, Università di Warwick, ha concluso che l’adozione di strategie di economia circolare sarebbe il modo migliore per la ripresa dell’economia mondiale, ha affermato il Dottor Taofeeq Ibn-Mohammed. L’11 marzo 2020 l’Organizzazione mondiale della sanità ha dichiarato la pandemia Covid-19, che ha visto le catene di approvvigionamento globali gravemente interrotte e tese. Il mercato finanziario, inoltre, è diventato instabile, provocando un disastro economico transfrontaliero. I vari lockdown e le chiusure delle frontiere hanno frantumato i pilastri fondamentali di sostegno delle moderne economie mondiali.
La pandemia ha avuto molti effetti sulla vita di tutti: dal non uscire di casa, essere infettati e possibilmente ricoverati in ospedale e persino perdere una persona cara. Ha messo a dura prova coloro che sono stati licenziati o addirittura hanno perso il lavoro e la salute mentale della popolazione. Economicamente, gli effetti possono essere avvertiti ovunque a causa della colossale perdita finanziaria a livello sia macro che micro dell’economia.
Crisi economica Coronavirus: cosa bisogna fare?
Nonostante i cambiamenti provocati dalla pandemia, esistono dei metodi per evitare la crisi economica dovuta al Coronavirus. Innanzitutto analizziamo i vantaggi di quello che stiamo vivendo. Innanzitutto, possiamo notare miglioramenti della qualità dell’aria. Molte più vite sono state salvate proprio grazie alla riduzione degli inquinanti atmosferici, soprattutto in Paesi come la Cina. Inoltre abbiamo constatato una riduzione del rumore ambientale e della congestione del traffico. Ciò ha portato ad un aumento del numero di persone che fanno esercizio fisico all’aperto per godersi l’atmosfera.
Tra le notizie positive troviamo il minor turismo indotto dalla pandemia, con conseguente minore sfruttamento delle spiagge. Ciò porta ad un miglioramento della pulizia del luoghi pubblici. Anche l’energia primaria è stata resa più ecologica. Ad esempio, l’uso del carbone è diminuito dell’8%, il 60% in meno di petrolio e l’elettricità è crollata del 20% rispetto al primo trimestre del 2019. Abbiamo raggiunto un record di basse emissioni globali di CO2.
Il dottor Taofeeq Ibn-Mohammed, di WMG, University of Warwick commenta: “La pandemia ha evidenziato la follia ambientale del modello economico di ‘estrazione, produzione, uso e discarica’ dei flussi di materiale ed energia. Nonostante ciò le risoluzioni a breve termine per far fronte alla pandemia non saranno sostenibili nel lungo periodo. Infatti, non riflettono miglioramenti nelle strutture economiche dell’economia globale. Proponiamo quindi adozioni di economia circolare per tutti i settori, con strategie diverse per ciascuno. Ad esempio, possiamo usare l’Internet Of Things per migliorare i processi logistici e di spedizione. Possiamo usare la Big Data Analysis per snellire i processi di selezione dei fornitori e altre soluzioni hi-tech“.
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