Due nuove autostrade saranno costruite nei pressi delle piramidi.
L’UNESCO ha lanciato l’allarme: l’Egitto sta costruendo infatti due nuove autostrade nella zona delle piramidi, con un impatto ambientale che rischia di danneggiare le piramidi stesse dichiarate patrimonio del’umanità.
La realizzazione di queste mega strade (a otto corsie) significherebbe, secondo l’UNESCO immettere gas combusti nell’ambiente che potrebbe attaccare i materiali lapidei delle piramidi, danneggiandole irrimediabilmente.
Due nuove autostrade saranno costruite nei pressi delle piramidi – i dettagli
Le due autostrade costituiscono le infrastrutture primarie indispensabili per collegare la città vecchia alla nuova.
La prima autostrada attraverserà il deserto a circa 2,5 chilometri a sud delle Grandi Piramidi, mentre quella meridionale passerà tra la piramide a gradoni di Saqqara – la piramide più antica – e l’area di Dahshur, sede della piramide piegata e della piramide rossa.
Una zona di grande interesse culturale ed archeologica.
Gli studi di impatto ambientale
Gli studi di impatto ambientale condotti dai progettisti garantiscono l’inesistenza di problemi per l’ambiente, ma grande è l’avversione dell’UNESCO verso la realizzazione dell’opera. Lo stesso organismo internazionale ha dichiarato che gli appelli, le interpellanze e le richieste fatte all’Egitto sono rimaste inascoltate.
L’Egitto ha ripreso la realizzazione di un antico progetto che fu abbandonato proprio per l’opposizione di tante nazioni, fortemente avversato da Said Zulficar, ex funzionario dell’Unesco. Dopo la recente visita lo stesso funzionario ha lanciato l’allarme.
I motivi che spingono le autorità egiziane alla realizzazione delle due autostrade
I motivi che spingono le autorità egiziane alla realizzazione delle due autostrade sono da ricercare nel tentativo di diminuire il forte fenomeno di sovraffollamento e la congestione esistenti nella città de Il Cairo.
Infatti l’Egitto sta realizzando una nuova città, destinata ad essere la nuova capitale, a circa 35 chilometri da quella attuale. La realizzazione di nuove capitali non è una novità urbanistica, anche il Brasile, in passato, ha realizzato Brasilia.
La relativa costruzione è dettata dall’esigenza di decongestionare Il Cairo dalla enorme crescita demografica. Secondo i dati statistici in Egitto nasce un bambino ogni 20 secondi. Se spostiamo la sua popolazione nella nuova città in corso di costruzione riusciremo a risolvere secondo gli urbanisti.
La nuova capitale
La nuova capitale, che si svilupperà su un’area di circa 700 chilometri quadrati, costituisce un’opera della quale l’Egitto è orgoglioso, per l’enormità delle opere previste.
Il relativo progetto prevede inoltre la realizzazione di una nuova sede parlamentare, un grande teatro dell’opera, un palazzo presidenziale, il più grande aeroporto d’Egitto, un enorme parco urbano, un’area a verde, un centro commerciale e tutte le indispensabili infrastrutture socio-economiche necessarie per rendere vivibile e confortevole i nuovi ambienti.
Un progetto megagalattico che sarà l’orgoglio nazionale dell’Egitto, opera dei più grandi tecnici ed urbanisti disponibili nel settore.
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