Migliaia di anatre ripuliscono le risaie in Asia.
Il riso è uno degli alimenti più in uso nei paesi orientali. La sua coltivazione, oggi, però è estesa su scala mondiale e costituisce un elemento fra i più diffusi nella cucina. Infatti un pugno di riso, permette a molte popolazioni povere di sopravvivere ai morsi della fame. La sua coltivazione ha come caratteristica fondamentale la lotta alle erbe infestanti che tentano, nel quadro di sopraffazione fra specie vegetali, di inficiare la raccolta del riso. In alcuni casi cercano persino di asfissiare le piantine di riso messe a dimora con tanto amore, durante la crescita.
La lotta alle erbe infestanti vede come primo protagonista l’uso indiscriminato di prodotti diserbanti chimici, sparsi finanche con aerei o droni. Il loro utilizzo, certamente favorisce l’eliminazione e la morte delle erbe infestanti, con conseguente rigogliosa crescita del riso. Il prodotto che ne deriva però potrebbe essere anche contaminato, con conseguenze gravi per la salute dell’uomo.
Migliaia di anatre ripuliscono le risaie in Asia – i dettagli
In questo quadro, in molte risaie dei paesi come il Giappone, il Bangladesh, le Filippine e il Vietnam è invalso l’uso di utilizzo delle anatre all’interno delle risaie.
Un’antica tecnica caduta da secoli in oblio, ma oggi reiterata. Ciò perché costituisce una lotta biologica alle erbe ed animali infestanti le risaie che ne degradano il prodotto.
Un vero e proprio esercito di anatre (a migliaia) sono state immesse nelle risaie della Cina, del Giappone, del Bangladesh, delle Filippine e del Vietnam.
Una pratica che diffondendosi sempre di più anche perché, dopo il raccolto del riso, molte delle anatre vengono macellate e immesse nel relativo mercato della carne, accrescendo, così di circa il 50% l’utile dei proprietari delle risaie.
Un rapporto di simbiosi vegeto-animale
Fra le anatre e le risaie dove abitano si crea un reciproco rapporto di simbiosi vegeto-animale che crea benefici all’ecosistema ed all’ambiente.
Le deiezioni dell’animale costituiscono un concime molto forte che contribuisce alla crescita delle piantine di riso.
Inoltre le anatre con il becco sempre all’interno della palude mangiano gli insetti e le erbe infestanti che danneggiano le risaie.
Il battere in continuazione il becco all’interno delle acque causa un continuo movimento delle stesse con conseguente relativa ossigenazione che contribuisce in maniera marcata al benessere delle piantine di riso.
Un’antica usanza
L’utilizzo di questa antica tecnica delle anatre si va sempre più diffondendo anche nelle risaie italiane.
E’ ancora vivo il ricordo delle mondine e del loro duro lavoro nelle risaie immortalato dal film prodotto dalla Lux Film nell’anno 1949 con regista Giuseppe De Santis. A completare il cast nomi di grande rilievo quali Silvana Mangano, Raf Vallone. Vittorio Gassman, Doris Dowling, Carlo Mazzarella, Nico Pepe, Attilio Dottesio, Checco Rissone, Lia Corelli e Anna Maestri.
Tutta un’ampia letteratura ha esaltato questo esercito di donne che ogni anno eroicamente mettevano a dimora le piantine di riso e le coltivavano nei diversi periodi.
L’utilizzo delle anatre costituisce anche un riscatto della natura. E’ la dimostrazione che l’uomo è in grado di conservare l’ambiente senza provocarvi danni con l’utilizzo di pesticidi e diserbanti chimici.
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