Manovra fiscale: i fondi per le riforme potrebbero arrivare dal gioco d’azzardo

Manovra fiscale: i fondi per le riforme potrebbero arrivare dal gioco d’azzardo

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Non ci sono contrasti tra il Movimento 5 Stelle e la Lega per la manovra fiscale del 2019  in special modo sul concordato fiscale. È quanto affermato dal viceministro dell’economia, Massimo Gravaglia intervenuto a Radio Anch’io, su Radio 1. Il viceministro ha smentito le dichiarazioni che hanno parlato di un vertice burrascoso, a cui hanno partecipato il premier Giuseppe Conte, i vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini e, tra gli altri, c’era anche Gravaglia, il ministro dell’economia Giovanni Tria, il ministro per le politiche europee Paolo Savona e il sottosegretario alla presidenza del consiglio, Giancarlo Giorgetti.

Manovra Fiscale: le divergenze del governo sui temi delle politiche economiche finanziarie

In realtà, ci sarebbero delle divergenze e ci sarebbe stato uno scontro tra quelle che possono essere definite le componenti politiche e quelle economico finanziarie. Servono risorse per quelli che sono i primi provvedimenti e, come spiega Gravaglia, “è chiaro che tutto subito non regge. “Ieri buona parte dell’incontro è stata fatta ragionando sull’avvio delle riforme importanti, sul come agire sugli investimenti pubblici e come avere una spending review seria e puntuale”.

Lega e M5S, per quanto forze di maggioranza e, pertanto, praticamente alleate, puntano su ciò che hanno promesso in campagna elettorale. Il carroccio di Salvini spinge per la quota 100 per le pensioni, la flat tax e la pace fiscale, quest’ultima  mal digerita dal Movimento del ministro Di Maio.

I pentastellati che non vogliono il condono o quantomeno una pax troppo allargata e spingono per reddito e pensioni di cittadinanza.  Hanno chiesto  al  ministro dell’economia Tria di rispettare la maggioranza e rispondere ad essa con le promesse che sono state inserite nel contratto.

Manovra fiscale: il malcontento del Ministero del Tesoro

Da parte sua, il Tesoro ha fatto capire il suo malcontento riguardante la scarsa disponibilità a mettersi d’accordo sulle cifre da parte delle due forze di maggioranza.Un’ipotesi per il 2% o il 3% sarebbe stata quella della sterilizzazione dell’aumento dell’Iva, che era prevista nelle clausole di salvaguardia dei precedenti governi. Secondo indiscrezioni di governo, però, l’IVA sarà comunque sterilizzata. Le risorse per i provvedimenti importanti saranno prese altrove e non è detto che arriveranno soltanto dai tagli. Sul tavolo ci sono molte idee, tra cui quella di intervenire in debito, magari arrivando al 2% con nuove risorse, che potrebbero arrivare anche dal gioco d’azzardo. Il Decreto Dignità, recentemente approvato dal Governo giallo-verde, prevede infatti un aumento del prelievo erariale per slot machine e vlt, oltre ad altri rincari progressivi negli anni prossimi: secondo la legge “il prelievo passerà al 19,6% e al 6,65% a partire dal 1° maggio 2019, quindi al 19,68% e al 6,68% a decorrere dal 1° gennaio 2020, fino al 19,75% e al 6,75% dal 1° gennaio 2021. Per poi stabilizzarsi al 19,6% e al 6,6% dal 1° gennaio 2023”.

 

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Autore dell'articolo: Cesare Di Simone

Passione sfrenata per tutto ciò che è tecnologico utente di lungo corso Android e sostenitore di tutto ciò che è open-source e collateralmente amante del mondo Linux. Amante della formula uno e appassionato dell'occulto. Sono appassionato di oroscopo mi piace andare a vedere cosa dicono le stelle quotidianamente.