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Si può avere il reddito di cittadinanza con 5 anni di residenza: 200.000 stranieri in più in coda
Si ha diritto al reddito di cittadinanza con 5 anni di residenza; a seguito della modifica apportata al requisito della residenza la coda agli sportelli si allunga di 200.000 stranieri. Dunque il Governo corregge il tiro per non cadere in polemiche e bocciature soprattutto da parte della Corte di Cassazione. Infatti la prima versione del reddito di cittadinanza prevedeva una soglia impostata a 10 anni di residenza sul territorio italiano. Quindi il Governo ha dovuto cambiare impostazione.
Come da testo ufficiale:
“Ne possono beneficiare maggiorenni residenti in Italia da almeno 5 anni disoccupati o inoccupati.”
Di fatto la platea dei cittadini beneficiari del sussidio si allarga in favore degli stranieri. È noto che la Corte di Cassazione è attenta alle ripercussioni legali delle disposizioni anche di natura fiscale. Infatti un innalzamento della soglia, ai fini della residenza, a 10 anni avrebbe potuto determinare un richiamo in termini di incostituzionalità. Quindi, a conti fatti, il totale degli stranieri rientranti reddito di cittadinanza con 5 anni di residenza aumenta di circa 200 mila unità; la fila già lunga di conseguenza sarà ancora più congestionata. Insomma il concetto diffuso e rimarcato in fase di campagna elettorale “il reddito di cittadinanza andrà in favore solo agli italiani” è stato ampiamente rivisto; si apre ad un ampia compagine rappresentativa di cittadini non italiani.
Intanto è braccio di ferro con l’Unione Europea per far passare la leva del debito come strumento per finanziare anche il reddito di cittadinanza. È previsto in calendario il viaggio del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte a Bruxelles dal 17 al 19 Ottobre. Ad oggi lo spread è a quota 308; il Governo ha dichiarato che non è disponibile a rivedere la manovra fiscale qualsiasi sarà la reazione dei mercati.
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