Sulle nostre montagne nevica sempre meno e fa sempre più caldo: i dati del dossier Nevediversa 2024 di Legambiente

ROMA – Manto nevoso sempre più effimero sugli Appennini, come anche sulle Alpi. Con la crisi climatica e l’aumento delle temperature la montagna cambia volto e colori e al bianco dell’inverno, si alternano sempre più prati verdi e vette con poca neve. Termometro di questa situazione i dati sugli impianti sciistici oggi sempre più in difficoltà […]

Giornata internazionale dell’educazione: i dati del XXIII Report Ecosistema Scuola di Legambiente

Giornata internazionale dell’educazione: i dati del XXIII Report Ecosistema Scuola di Legambiente

ROMA – In Italia, nonostante vi siano casi virtuosi, le scuole continuano ad essere in ritardo cronico su riqualificazione edilizia e servizi scolastici. Persistono i divari tra le diverse aree del Paese, costanti negli anni, e a pesare è anche una transizione ecologica che, in questo settore, è troppo lenta e timida. Gli stessi fondi […]

Granchio blu: associazioni e ricercatori preoccupati per la proposta dello 'strascico' sottocosta Le associazioni sono ben consapevoli dell’impatto socioeconomico dell’aumento del granchio blu lungo le coste italiane e stanno lavorando a livelli diversi durante questa fase di emergenza, ma vogliono esprimere congiuntamente la propria ferma contrarietà riguardo alla richiesta del governo italiano alla Commissione europea e alle conseguenze che provocherebbe l’utilizzo della pesca a strascico sull’ecosistema costiero, tra cui, la cattura di novellame di specie ad alto valore commerciale, con impatti negativi a medio e lungo termine per tutto il settore della pesca. L’utilizzo dello strascico entro le tre miglia potrebbe inoltre causare conflitti con la pesca artigianale, operante nelle stesse zone. La complessità della situazione richiede che qualsiasi misura proposta atta a gestire questa emergenza deve essere condivisa con tutti gli stakeholders e valutata dalla comunità scientifica, al fine di evitare ulteriori danni a livello di ecosistema. L’emergenza granchio blu è già stata affrontata in altri paesi del Mediterraneo come Tunisia, Spagna, Grecia, e anche in Italia (caso della laguna di Lesina) senza ricorrere allo strascico, bensì adattandosi alla pesca con nasse, strumenti efficaci e più selettivi, e aprendo con successo nuove filiere e linee di commercializzazione. È fondamentale che l’Italia eviti di compiere errori gestionali, come l’utilizzo di questi sistemi non selettivi, imparando a gestire questa nuova risorsa alieutica che può fornire una fonte di guadagno alternativa a pescatori e agli operatori di tutta la filiera, trasformando così l’emergenza in opportunità. Questa situazione si sarebbe potuta prevedere, ma risulta ora indispensabile gestirla in maniera appropriata senza arrecare ulteriori danni a un ecosistema già fragile e compromesso, e avendo una visione a lungo termine che non può prescindere dagli altri fattori che contribuiscono alla perdita di biodiversità, in particolare il tema del cambiamento climatico che amplifica gli effetti della presenza di specie aliene. Specie originaria delle coste atlantiche del continente americano, dalla Nuova Scozia all’Argentina, il granchio blu (Callinectes sapidus) è stato introdotto in Europa, presumibilmente tramite le acque di zavorra delle navi, sin dagli inizi del XX secolo e si è progressivamente diffuso lungo le coste orientali dell’Oceano Atlantico e del Mar Mediterraneo. Dopo una prima segnalazione in Laguna di Venezia nel 1949, questa specie si è diffusa lungo le coste italiane già dagli inizi degli anni duemila, manifestando in questi ultimi anni un aumento esponenziale delle popolazioni, principalmente negli estuari e lungo le coste dell’Adriatico nord-occidentale. Ciò sta causando crescenti problemi socioeconomici al settore della pesca, a causa della predazione del granchio blu sui molluschi bivalvi, derivanti dalle attività di acquacoltura estensiva negli estuari e nelle lagune delle zone. Allo stesso tempo, questa specie rappresenta una potenziale minaccia per gli ecosistemi marini delle aree interessate, già duramente impoveriti e danneggiati dalle attività umane e dal cambiamento climatico.

Granchio blu: associazioni e ricercatori preoccupati per la proposta dello ‘strascico’ sottocosta

ROMA – Il Wwf, Greenpeace Italia, Legambiente, Marevivo e MedReAct esprimono forte preoccupazione rispetto alla richiesta di una deroga del governo italiano all’Unione europea, come risposta all’emergenza granchio blu, particolarmente sentita in Nord Adriatico, per aprire a una pesca a strascico “sperimentale” entro le 3 miglia. Il divieto alla pesca a strascico entro le 3 […]

Legambiente: “Italia in forte ritardo sulla riqualificazione edilizia”

ROMA – L’Italia “è in forte ritardo” sul fronte della riqualificazione edilizia: secondo le ultime stime disponibili, su oltre 12 milioni di patrimonio abitativo ne è stato riqualificato, attraverso il superbonus, solo il 3,1%. Lo sottolinea Legambiente nel suo ultimo rapporto “Civico 5.0: Vivere in Classe A” in cui indica una road map per “far […]

Allarme di Legambiente: "Costante fenomeno delle Ecomafie, bisogna alzare il livello d'attenzione"

Allarme di Legambiente: “Costante fenomeno delle Ecomafie, bisogna alzare il livello d’attenzione”

PALERMO – Allarme di Legambiente: “C’è una sostanziale costanza del fenomeno delle Ecomafie, con un dato sull’illegalità ambientale che rimane più o meno lo stesso”. A dirlo è Stefano Ciafani, presidente nazionale dell’associazione, a margine della presentazione del Rapporto Ecomafia2022 di Legambiente che si svolta nell’aula Chiazzese del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Palermo. “Ci […]

Abusivismo edilizio

Abusivismo edilizio, il report di Legambiente

Abusivismo edilizio, il report di Legambiente. Si chiama Abbatti l’abuso il dossier dell’associazione relativa alle demolizioni nel nostro paese I dati purtroppo non sono buoni in merito all’abusivismo edilizio: dal 2004 al 2020 abbattuto solo il 32,9% degli immobili colpiti da ordinanza. Un dato che, a sua volta, sottolinea anche le differenze tra Nord e Sud […]

Il report Animali in città

Il report Animali in città, il documento di Legambiente

Il report Animali in città, il report di Legambiente. Pubblicati i numeri dell’indagine dei servizi offerti dalle amministrazioni comunali e dalle aziende sanitarie per la gestione degli animali d’affezione Il mondo degli amici a quattro zampe visto nelle varie regioni d’Italia: è questo il senso del report Animali in città di Legambiente riferito all’anno 2019. […]

Economia circolare e rifiuti tessili

Economia circolare e rifiuti tessili, le linee guida

Economia circolare e rifiuti tessili, le linee guida. Sviluppare la filiera e migliorarne lo smaltimento, interviene Utilitalia Economia circolare e rifiuti tessili: fornire cioè alle aziende di igiene urbana delle indicazioni più trasparente e sostenibile sotto il profilo ambientale e sociale. E’ questo dunque l’obiettivo delle “Linee guida per l’affidamento del servizio di gestione degli […]

Pesticidi negli alimenti

Pesticidi negli alimenti, dati ancora allarmanti

Pesticidi negli alimenti, dati ancora allarmanti. Il Rapporti Stop ai pesticidi di Legambiente dimostra una situazione stagnante Regolare e privo di residui di pesticidi solo il 52% dei campioni analizzati, dunque la presenza di pesticidi negli alimenti è ancora un problema evidente. L’edizione 2020 del rapporto di Legambiente Stop ai pesticidi, redatto in collaborazione con […]

Ecomafie 2020

Ecomafie 2020, il nuovo Rapporto di Legambiente

Ecomafie 2020, il nuovo Rapporto di Legambiente. Lo scorso anno si è registrato un aumento dei casi: 34.648 reati accertati, alla media di 4 ogni ora Campania, Puglia, Sicilia e Calabria le regioni dove si commettono più reati; la Lombardia colleziona più arresti per reati ambientali: parte così il rapporto Ecomafie 2020 di Legambiente. Rapporto […]