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Targhe straniere 2019, chiarimenti sul Decreto Sicurezza. Giro di vite per i furbetti che intestano le proprie auto all’estero pur di non pagare multe e bollo
Il Decreto Sicurezza che così messo un freno alle targhe straniere 2019 stringendo i morsetti dell’esterovestizione.
In poche parole l’esterovestizione è una finta residenza fiscale all’estero di una società che può così immatricolare un veicolo oltreconfine e avere una targa straniera, pur lavorando prevalentemente in Italia.
Stesso discorso un privato straniero residente in Italia: norma stabilisce che chi risiede in Italia da oltre 60 giorni, non può circolare con veicoli a targa estera.
Per tutti coloro che non rispettano le norme dettate dal Decreto Sicurezza dovranno pagare una sanzione che va da 712 a 2.848 euro.
La regolarizzazione della propria pozione dovrà avvenire entro 180 giorni, tempo nel quale il veicolo sarà tenuto in deposito. Scaduto questo termine di 6 mesi scatterà poi la confisca.
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Intanto dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti arrivano dei chiarimenti in merito all’applicazione delle targhe straniere 2019
Il dicastero infatti ha diffuso a tutte le Motorizzazioni una circolare con chiarimenti applicativi per la “circolazione in ambito nazionale di veicoli immatricolati all’estero”.
Immatricolazione in Italia
Il Decreto stabilisce che: data l’assenza negli altri paesi Ue della radiazione dei veicoli da esportare negli stati membri, saranno gli uffici della Motorizzazione italiana a effettuare la nazionalizzazione dando comunicazione alle autorità estere.
A nazionalizzazione avvenuta, le targhe saranno avviate a distribuzione insieme alle carte di circolazione di cui le autorità estere competenti non abbiano richiesto la restituzione.
Conduzione dei veicoli oltre i transiti di confine
In questo caso il decreto dà due possibilità: o la nazionalizzazione del mezzo oppure il rilascio di un foglio di via.
Per quest’ultima ipotesi, si chiarisce che il mezzo può essere condotto fuori dai confini nazionali accompagnato da un mezzo idoneo e munito di un titolo autorizzativo senza avere foglio di via.
Una comunicazione scritta alla Motorizzazione su una tale volontà che spetta all’interessat.
A tale comunicazione vanno allegate le targhe estere rimaste in suo possesso e la copia di un documento d’identità o di riconoscimento in corso di validità.
Nella nota del Ministero si precisa che:
se alla scadenza dei 180 giorni gli interessati non abbiamo richiesto:
- l’immatricolazione in Italia,
- il fogli di via,
- la volontà di trasferirli all’estero con altro veicolo,
le Motorizzazioni dovranno procedere alla segnalazione presso le autorità di Polizia.