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In uno studio pubblicato nel luglio 2017 dalle notizie mensili della Royal Astronomical Society, gli astrofisici di Northwestern University hanno scoperto che, contrariamente a quanto precedentemente pensato, metà della materia della Via Lattea può provenire da galassie lontane, quindi anche noi umani portiamo dentro di noi meta’ di atomi provenienti dallo spazio dell’intero universo.
Ciò include la metà della roba che ti circonda, il tuo cane, il Monte Everest, gli spaghetti, la band Smash Mouth, ecc. Siamo come umani ma migranti stranieri tutti qui sulla terra da molto tempo.
I ricercatori hanno raggiunto questa conclusione dopo l’equivalente di parecchi milioni di ore di simulazioni continue del supercomputer.
Queste simulazioni hanno scoperto una nuova spiegazione importante e inattesa per come le galassie, tra cui la nostra, intrattengono le loro questioni, cioè il trasferimento intergalattico della materia tra una galassia e l’altra.
Umani : possiamo considerarci immigrati extragalattici
Questo fenomeno recentemente identificato, in fondo si può definire così: le esplosioni di Supernova esplodono con enormi raffiche di gas. Il gas espulso funge da potenti venti galattici che portano gli atomi dalla supernova esplosa attraverso l’universo in tante galassie differenti. Ecco, la zuppa di estragalattica atomica che chiamiamo la Via Lattea.
Ma sicuramente non e stato un processo veloce. Perché le galassie sono così diffuse, tutte le nostre cose stellate hanno percorso enormi distanze per miliardi di anni per arrivare qui.
“Considerando quanta materia che ci abbia formato possa provenire da altre galassie, possiamo considerarci viaggiatori spaziali o immigrati extragalattici”, ha affermato Daniel Anglés-Alcázar, un postdoctoral che ha condotto lo studio nel centro astrofisico del Northwestern, CIERA ( Centro per l’Esplorazione Interdisciplinare e la Ricerca in Astrofisica).
“È probabile che gran parte della realtà attuale della Via Lattea fosse in altre galassie prima che venisse buttata fuori da un vento forte, e attraversasse lo spazio intergalattico che alla fine trovò la sua nuova casa nella Via Lattea”.