Scoperta una nuova galassia: si chiama Dla0817g.
L’astronomia non finirà mai di sorprenderci.
Una scienza affascinante ricca di certezze ed anche di tanti misteri.
Del resto lo scibile umano ogni giorno scopre qualcosa di nuovo, grazie anche ai moderni mezzi tecnologici di cui oggi può disporre.
E’ il caso proprio degli studi condotti sull’universo con telescopi e mezzi satellitari ultramoderni che riescono a fornire immagini di una limpidezza e grandezza veramente incredibili.
Scoperta la nuova galassia Dla0817g
L’ultima notizia è la scoperta di un’altra galassia col nome in codice di Dla0817g, dedicata all’astronomo Arthur M. Wolfe, ex direttore del Center for Astrophysics & Space Sciences dell’Università della California, San Diego, morto nel 2014 e battezzata come “Wolfe Disk”, che è la galassia a disco rotante più lontana mai osservata.
Le antenne di Alma (il grande radiotelescopio collocato sulla piana Chajnantor nel nord del Cile) sono riuscite a misurarne la velocità di rotazione: 272 km al secondo, paragonabile dunque a quella della Via Lattea.
Le galassie
Secondo la modrena classificazione dell’astronomo americano A. Sandage le galassie si distinguono in:
- Galassie ellittiche, la cui forma è assimilabile al solido “ellissoide di rotazione”.
Hanno un nucleo centrale brillantissimo da cui partono lunghi bracci a spirale. Costituite da addensamenti più luminosi di stelle e meno luminosi di gas e polveri spaziali.
- Galassie a spirale barrata, con nucleo a forma di barra, dai cui estremi partono i bracci.
Ambedue si dividono ciascuna in tre sottoclassi.
- galassie irregolari, di forma indefinita e con massa e luminosità in genere ridotte.
La galassia Dla0817g è già ben formata a soli 1,5 miliardi di anni dal Big Bang.
La scoperta
Si tratta di una scoperta prima nel suo genere che mette in discussione i tradizionali modelli di formazione galattica.
La nuova rivelazione contribuisce allo studio dell’immensità dell’Universo e alle diverse teorie sulla sua origine.
Gli scienziati hanno calcolato che la Dla0817g ha una velocità di rotazione di 272 Km, quasi come quella della via lattea.
La sua origine? E’ stata affacciata l’ipotesi che ha un’età (per modo di dire) pari all’epoca in cui l’Universo aveva solo il dieci per cento della sua età attuale essa sembra cresciuta principalmente attraverso l’apporto costante di gas freddo.
A questo punto rimane sempre ferma la domanda: siamo soli nell’Universo?
Ai posteri l’ardua sentenza.
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Foto tratta da account Instagram dell’Alma Observatory