L’Agenzia delle Entrate tartassa i cervelli in rientro: è polemica
Roma, lì 15/03/2019 – Ripensamento e nuova fuga dall’Italia perché l’Agenzia delle Entrate tartassa i cervelli in rientro.
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Ha del paradossale questa storia che riguarda alcuni scienziati intenti a rientrare in Patria con una normativa all’italiana. Inizialmente fuggitivi, hanno sentito il richiamo di casa ma, una volta raggiunti da cartelle esattoriali, hanno salutato ancora una volta.
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Il numero esatto di scienziati rientrati in Italia è 13, ma questa volta la cabala non ha portato fortuna; infatti, anziché ricevere festose cartoline di bentornato, hanno ricevuto cartelle esattoriali per migliaia e migliaia di euro. A questo punto arriva la decisione di scrivere al Miur, che a sua volta decide di chiedere informazioni al Fisco.
A parlare è De Gennaro Michele, esperto nella ideazione di auto a basso fattore inquinante. Aprendo la comunicazione dell’Agenzia delle Entrate ha trovato un conto da pagare di quasi 21.000 euro:
«Da quel giorno di ottobre del 2018 sono entrato in un labirinto. Lavoro all’Istituto di tecnologia di Vienna. Mi sento umiliato e mortificato. Mi dispiace per la mia Italia.»
Quindi ha preso i bagagli ed a tutt’oggi risiede in Austria, da dove veniva prima del rientro.
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Il MIUR chiede spiegazioni: il fatto
Come previsto gli scienziati italiani possono rientrare dall’estero versando l’Irpef solo sul 10% dello stipendio. Lo scienziato De Gennaro Michele nel 2012 si lascia sedurre dal pensiero di tornare alle origini, fa i bagagli e torna in Patria. Nel 2017 arriva la sorpresa da parte dell’Agenzia delle Entrate: una circolare con effetto retroattivo ( l’articolo della repubblica). La circolare ha stabilito che l’agevolazione doveva intendersi a vantaggio esclusivo degli iscritti all’Aire; quindi, l’ignaro scienziato vede recapitarsi circa 21 mila euro di cartelle esattoriali. Dopo essere stato reso edotto dell’accaduto, il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca Scientifica, in data 8 marzo, ha scritto al direttore dell’Agenzia delle Entrate: «Non può che auspicarsi una soluzione della vicenda che tenga conto primariamente degli obiettivi generali della politica scientifica italiana, volta sempre più a riacquisire capitale umano di eccellenza perché esso possa concorrere alla competitività del Paese.»
Nel frattempo lo scienziato è tornato sui suoi passi ed ora vive in Austria anche attratto da una remunerazione più alta.
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