Il rumore nelle case, gli studi del progetto #Scienzasulbalcone. Parte oggi la prima misurazione legata ai suoni, testata in anteprima da alcune scuole superiori della provincia di Bergamo
Nuovo esperimento dunque di scienza partecipata del Cnr: si chiama #Scienzasulbalcone e misura, grazie a un’applicazione per smartphone, il rumore nelle case proveniente dall’esterno.
Nell’ambito del Festival BergamoScienza dunque, grazie a un’apposita applicazione per smartphone OpeNoise, sviluppata da Arpa Piemonte, sarà possibile rilevare il rumore ambientale che raggiunge le nostre abitazioni, per valutare l’inquinamento acustico delle città.
Il progetto del Cnr riparte così dopo il successo del primo esperimento di citizen science sull’inquinamento luminoso e dopo il lockdown della scorsa primavera.
Si precisa inoltre che le misurazioni potranno essere effettuate e inviate in forma anonima a partire da lunedì 19 ottobre compilando l’apposito form online sul sito del progetto cnr.it/scienzasulbalcone.
Il rumore analizzato dal Cnr: come partecipare
Per partecipare dunque sarà necessario seguire le istruzioni presenti sul sito ed effettuare le misurazioni dalla propria abitazione secondo le modalità indicate.
Attraverso la partecipazione collettiva, sarà altresì possibile sensibilizzare un largo pubblico al delicato problema dell’inquinamento acustico (che ha implicazioni anche sulla salute e l’ambiente); ma anche raccogliere una quantità di dati, altrimenti impossibile da ottenere, fondamentali ai fini della ricerca scientifica.
Dati che, a loro volta, consentiranno di tracciare una fotografia complessiva del rumore ambientale lungo tutta la penisola e le isole.
Una volta analizzati, saranno poi utilizzati per produrre una pubblicazione scientifica sull’argomento, alla quale ogni partecipante avrà prestato il proprio contributo.
I cittadini interessati dunque potranno effettuare liberamente le proprie misure in momenti diversi della giornata, caratterizzati da differenti livelli di rumore percepito.
Soltanto le due misure estreme saranno però inviate: quella registrata nel momento di clima acustico più confortevole e quella ottenuta nel momento di clima acustico meno confortevole.
Attraverso questa semplice esperienza, i partecipanti potranno così prendere coscienza del proprio ambiente sonoro; acquisire conoscenze di base sul rumore ambientale e la sua misurazione; effettuare misure del livello di rumore con lo smartphone comprendendo i limiti dello strumento, ma anche le sue potenzialità.
Gli scienziati, dall’altra parte, avranno l’occasione di validare l’uso di smartphone non calibrati nelle misure sonore ambientali; correlare il benessere percepito dai partecipanti con le misure inviate e raccogliere misure su tutto il territorio nazionale in modo rapido, efficiente ed economico.