Assegno sociale 2018

Assegno sociale 2018 e pensione minima a 780 euro

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Assegno sociale 2018 e pensione minima a 780 euro questo il piano del Governo.

L’idea è di aumentare l’ Assegno sociale 2018 e la pensione minima a 780 euro al fine di garantire un tenore di vita minimo sopra la soglia di povertà.

Quindi i beneficiari saranno tutti percettori di assegni con importo inferiore a 780 euro con un indice ISEE in via di definizione.

Il provvedimento si ricollega al teme del contrasto alla povertà che è un baluardo del Movimento 5 Stelle e che potrà assumente diverse sfumature a seconda delle diverse situazioni:

  • aiuto per le famiglie in relazione alle loro risorse finanziarie,
  • integrazione per le pensioni minime e lavoratori sottopagati al fine di garantire un livello minimo di dignità,
  • sostegno ai disoccupati con conseguente la ricerca attiva di un impiego.

Assegno sociale 2018 attualmente in vigore: NOZIONI

L’assegno sociale è un sostegno erogata, a domanda:

  • ai cittadini italiani iscritti all’anagrafe del comune di residenza,
  • agli stranieri con permesso di soggiorno di lungo periodo,

in condizioni economiche disagiate e con redditi inferiori a determinate soglie.

Il pagamento dell’assegno inizia dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda.

Attualmente l’ assegno sociale 2018 ammonta a 453,00 euro che per 13 mensilità corrispondono a 5.889 euro annui che salgono a 11.778 in presenza di coniuge.

Hanno diritto all’assegno:

  • in misura intera i soggetti non coniugati che non possiedono alcun reddito e i soggetti coniugati che hanno un reddito familiare inferiore al totale annuo dell’assegno;
  • oppure in misura ridotta i soggetti non coniugati che hanno un reddito inferiore all’importo annuo dell’assegno e i soggetti coniugati che hanno un reddito familiare compreso tra l’ammontare annuo dell’assegno e il doppio dell’importo annuo dell’assegno.

L’assegno non è soggetto alle trattenute IRPEF.

Assegno sociale 2018 attualmente in vigore: REQUISITI

A decorrere dal 1° gennaio 2018, per ottenere l’assegno, tutti i cittadini italiani e stranieri devono soddisfare i seguenti requisiti:

  • 66 anni e 7 mesi di età;
  • stato di bisogno economico;
  • cittadinanza italiana;
  • residenza effettiva, stabile e continuativa per almeno 10 anni nel territorio nazionale.

Inoltre, i cittadini stranieri comunitari devono essere iscritti all’anagrafe del comune di residenza e i cittadini extracomunitari devono essere titolari del permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo.

Assegno sociale 2018 attualmente in vigore: COMPUTO DEI REDDITI

Il diritto alla prestazione è accertato in base al reddito personale per i cittadini non coniugati e in base al cumulo del reddito del coniuge per i cittadini coniugati.

Per l’attribuzione si considerano i seguenti redditi del coniuge e del richiedente:

  • i redditi assoggettabili all’ IRPEF, al netto dell’imposizione fiscale e contributiva;
  • anche i redditi esenti da imposta;
  • i redditi soggetti a ritenuta alla fonte a titolo d’imposta (vincite derivanti dalla sorte, da giochi di abilità, da concorsi a premi, corrisposte dallo Stato, da persone giuridiche pubbliche e private);
  • naturalmente anche i redditi soggetti a imposta sostitutiva come interessi postali e bancari, interessi dei CCT e di ogni altro titolo di stato, interessi, premi e altri frutti delle obbligazioni e titoli similari, emessi da banche e società per azioni, ecc.;
  • i redditi di terreni e fabbricati;
  • le pensioni di guerra;
  • in aggiunta anche le rendite vitalizie erogate dall’INAIL;
  • le pensioni dirette erogate da stati esteri;
  • lo stesso le pensioni e gli assegni erogati agli invalidi civili, ai ciechi civili e ai sordi;
  • ed infine gli assegni alimentari corrisposti a norma del codice civile.

Assegno sociale 2018 attualmente in vigore: NON SI COMPUTANO I REDDITI

Ai fini dell’attribuzione non si computano:

  • i trattamenti di fine rapporto e le anticipazioni sui trattamenti stessi;
  • il reddito della casa di abitazione;
  • le competenze arretrate soggette a tassazione separata;
  • le indennità di accompagnamento per invalidi civili, ciechi civili e le indennità di comunicazione per i sordi;
  • l’assegno vitalizio erogato agli ex combattenti della guerra 1915-1918;
  • gli arretrati di lavoro dipendente prestato all’estero.

Assegno sociale 2018: la domanda deve essere presentata online all’INPS

Pensione minima: dati statistici

Differentemente dall’assegno sociale la pensione minima è fissata a quota 507 euro.

La soglia di povertà individuata dall’Istat, secondo i medesimi parametri previsti per il reddito di cittadinanza

L’INPS nel mese di Marzo 2018 ha pubblicato i dati statistici sulle pensioni vigenti al giorno 01/01/2018 e liquidate nell’anno 2017.

Come indicato nel rapporto

Analizzando la distribuzione per classi di importo mensile delle pensioni si osserva una forte concentrazione nelle classi basse. Infatti il 62,2% delle pensioni ha un importo inferiore a 750,00 euro. Questa percentuale, che per le donne raggiunge il al 75,5%.

Assegno sociale 2018 e pensione minima a 780 euro: riferimenti europei

Il Parlamento Europeo con il testo  P8_TA(2017)0403 approvato Martedì 24 ottobre 2017 a Strasburgo in tema di Politiche volte a garantire il reddito minimo come strumento per combattere la povertà:

1.  invita tutti gli Stati membri a introdurre regimi di reddito minimo adeguati, accompagnati da misure di sostegno al reinserimento nel mondo del lavoro per chi può lavorare e programmi d’istruzione e formazione adeguati alla situazione personale e familiare del beneficiario, al fine di sostenere le famiglie con redditi insufficienti e garantire loro un tenore di vita decoroso;

sottolinea che il reddito minimo dovrebbe rappresentare l’ultima rete di protezione sociale e consistere in un sostegno finanziario adeguato, oltre che in un accesso garantito a servizi di qualità e politiche attive del lavoro, quale modo efficace per combattere la povertà e assicurare un’esistenza dignitosa a tutti coloro che non dispongono di risorse sufficienti;

sottolinea, a tale proposito, che il diritto all’assistenza sociale è un diritto fondamentale e che regimi di reddito minimo adeguati aiutano le persone a vivere dignitosamente, sostengono la loro piena partecipazione alla società e garantiscono la loro autonomia durante tutto l’arco della vita.

Fonti:

IPSOA

INPS

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Autore dell'articolo: Paolo Di Sante

Ogni giorno genitori danno tutto per la famiglia, lavoratori si sacrificano per lo stipendio, disoccupati cercano lavoro, imprenditori e professionisti cercano di mandare avanti l'attività. E poi c'è l'Italia, un paese intasato di burocrazia e norme che sembrano remare contro chi si alza la mattina per affrontare la giornata. Tutto ciò ha mosso in me la voglia di pubblicare studi, ricerche ed appunti che sono frutto di oltre un ventennio di lavoro: adempimenti fiscali, civilistici ed amministrativi; servizi alle aziende ed alle persone in campo amministrativo e finanziario. Credo che la diffusione delle informazioni porti equità sociale. Il mio motto preferito: "l'unione fà la forza".