Contrariamente a quanto accade ai clienti italiani, in Danimarca le banche ti rimborsano parte del capitale se chiedi il mutuo
Situazione del tutto eccezionale quella che si sta configurando in Danimarca dove le banche rimborsano una piccola parte del capitale se chiedi il mutuo; infatti il tasso di interesse passivo è negativo.
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La Jyske Bank ha annunciato mutui a 10 anni a tasso fisso negativo per lo 0,5%; mentre, la Nordea Bank proporrà un mutuo a 20 anni allo 0%. Naturalmente oltre agli interessi passivi esistono anche altre voci di costo da prendere in considerazione nel sottoscrivere in contratto di mutuo.
Ricordiamo che la Danimarca è membro dell’Unione europea ma non rientra nell’Eurozona e, quindi, ha una propria banca centrale; quest’ultima ha portato avanti una politica monetaria basata sui tassi di interesse ai minimi ed infatti ha quasi azzerato il costo del denaro (0,050%). Dunque ora in Danimarca le banche ti rimborsano se chiedi il mutuo.
In Danimarca la Jyske Bank ti riduce il capitale del mutuo applicando tassi negativi mentre la Nordea Bank offre il tasso zero
Jyske Bank
È il terzo gruppo bancario della Danimarca ed ha annunciato che intende offrire ai propri clienti mutui di durata pari a 10 anni con un tasso fisso negativo per lo 0,5%; dunque, con un tasso di interesse passivo del -0,5% i clienti rimborseranno nel tempo un capitale inferiore rispetto a quello chiesto in prestito.
Nordea Bank
È una banca con sede in Finlandia. Ha reso noto che proporrà in Danimarca un mutuo di durata pari a 20 anni a tasso fisso dello 0%, quindi non addebiterà alcun interesse; inoltre, la Nordea Bank sta lavorando per erogare prestiti di durata fino a 30 anni, con tassi di interesse negativi.
Attualmente in Danimarca l’interesse passivo medio sui mutui a tasso fisso di durata pari a 30 anni è pari allo 0,5%, quindi, in ogni caso molto bassi.
Perché in Danimarca i mutui sono offerti con tasso di interesse passivo con valore negativo?
In Danimarca è conveniente prendere in prestito il denaro non per generosità ma per cautela; infatti, tali scelte dei vertici bancari dimostrano che gli Istituti sono piuttosto spaventati dall’attuale situazione dei mercati finanziari; dunque, si aspettano che ci vorrà molto tempo prima che il quadro globale migliori.
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