È stata pubblicata l’edizione 2018 dell’Indagine U. E. sulle politiche fiscali
Bruxelles, 07/01/2019 – È stata pubblicata l’edizione 2018 dell’Indagine U. E. sulle politiche fiscali che evidenzia i risultati raggiunti nel 2018.
L’edizione 2018 dell’Indagine U. E. sulle politiche fiscali ha l’obiettivo di fare il punto sui risultati raggiunti. In particolare analizza la tassazione ponendo quattro priorità fiscali, cioè :
- la stimolazione degli investimenti;
- poi la promuovere l’occupazione;
- inoltre la riduzione delle disuguaglianze;
- infine il rispetto degli adempimenti fiscali da parte dei contribuenti.
Edizione 2018 dell’Indagine U. E. sulle politiche fiscali: bene l’Europa, l’Italia stenta
L’economia dell’Unione europea (UE) continua a progredire attraverso politiche sostenibili e quindi stabili che aiutano a rafforzare l’economia ma anche il mercato del lavoro. Tra i vari appunti presenti, il rapporto evidenzia il rispetto, da parte dei Governi, degli impegni presi negli anni addietro.
Buone notizie per gli imprenditori che possono beneficiare di un periodo favorevole dal punto di vista della tassazione. Infatti dal rapporto è emerso che le aliquote fiscali sul reddito societario continuano a segnare una tendenza al ribasso. Naturalmente per poter compensare gli effetti dei tagli si allarga la base dei contribuenti soggetti a tassazione. Quello dell’evasione fiscale è uno degli elementi che caratterizza particolarmente il nostro Paese e che genera dissesto nel sistema fiscale.
Dal punto di vista del mercato del lavoro mentre l’Europa sembra aver ingranato la marcia giusta l’Italia stenta ancora a ripartire; infatti il livello di occupazione femminile è particolarmente danneggiato.
Gli Stati membri differiscono nella scelta di quali attività tassare e quindi con quali aliquote fiscali procedere ai prelievi tributari. In Italia più che in altri Paesi è il lavoro che procura il maggiore gettito rispetto anche alla tassazione dei consumi.
Per quanto riguarda la lotta alle disuguaglianze sembra che gli Stati membri stiano compiendo le giuste mosse per migliorare la redistribuzione della pressione fiscale. Anche a livello di abusi fiscali, oltre alle misure adottate dai singoli Governi, i Paesi europei si stanno orientando verso azioni comuni di respiro internazionale.
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