Il Carnevale di Satriano una tradizione che va avanti.
Carnevale, periodo in cui ogni paese ha la sua tradizione e i suoi aspetti cosiddetti carnascialeschi caratterizzati da spensieratezza, scherzi ed allegria.
A Satriano di Lucania, una cittadina in Provincia di Potenza, il Carnevale assume un aspetto molto originale poiché si ricollega al culto dei boschi e della natura.
Satriano fa parte dei 190 borghi autentici d’Italia, noto anche per le pitture murales.
Il Carnevale di Satriano una tradizione che va avanti
Il collegamento fra il bosco e l’uomo è dato dall’originalità delle maschere: le persone si ricoprono di edera, di tante foglie verdi che ne impediscono la loro identificazione.
I diversi cortei percorrono le vie del paese, bussano alle porte delle abitazioni e cantano canzoni con temi più diversi: dall’ambiente alla presa in giro, a storie d’amore e di tradimenti e chi più ne ha più ne metta.
I canti fanno parte dell’antica tradizione contadina, quando gli stessi abbandonano i panni di lavoro e si mascherano da piante viventi per portare un po’ di allegria ovunque.
Il cosiddetto rito “della cerca”
Le canzoni fanno parte del cosiddetto rito “della cerca”, cioè di chiedere offerte in natura ad ogni canto, invitandogli ascoltatori a gesti generosi.
Perché proprio a Carnevale? La risposta è semplice: questo è il periodo in cui le famiglie hanno abbondanza di prodotti casarecci derivanti dall’aver ammazzato il maiale e, quindi, dispone di tutti i relativi prodotti di lavorazione (salumi, salsicce, pezzi pregiati di carne ecc.).
Il ricavato dei diversi giri nelle diverse case e vie, sarà oggetto di lunghe e ricche cene e pranzi per i partecipanti e loro amici e complici alle rappresentazioni carnevalesche.
Una tradizione che si perde nelle notte dei tempi e denota l’attaccamento degli abitanti al culto dei boschi ed al rispetto del suo ambiente naturale.
Il re delle maschere
Infatti il re delle maschere è chiamato “Rumita”: è il più grande ed il più carico di rami e foglie, quasi inarrivabile e perfettamente irriconoscibile.
Rumita deriva da “eremita”, e, quindi, questo termine denota ancor di più l’attaccamento dell’uomo all’ambiente naturale e al tentativo di viverci da solo godendo dei frutti del bosco e di tutto ciò che la natura può offrire.
Carnevale in chiave ecologica, quindi, che merita tanta attenzione, partecipazione e fa parte del rispetto dell’ambiente che le popolazioni locali hanno ed hanno sempre avuto.
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