Tassa sui prelievi dei contanti da bancomat

Tassa sui prelievi dei contanti da bancomat e sportello

 

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Tassa sui prelievi dei contanti da bancomat e sportello bancario, credito d’imposta per pagamenti elettronici

Arriva l’idea per disincentivare l’uso della moneta contante a favore della moneta elettronica: la tassa sui prelievi dei contanti da bancomat/sportello; inoltre, arriverebbe un credito d’imposta del 2% per pagamenti elettronici.

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La proposta del centro studi Confindustria: incentivi e disincentivi. Il pacchetto di misure prevede un meccanismo capace di incentivare l’utilizzo della moneta elettronica e disincentivare l’uso della moneta contante.

Incentivare l’utilizzo della moneta elettronica

Garantire un credito di imposta del 2% al cliente che effettua i pagamenti mediante transazioni elettroniche; dunque sarebbe uno sgravio per l’uso di carte di credito, carte di debito, carte prepagate nominative o bonifico bancario. Il consumatore al momento della conferma dell’acquisto pagherebbe il prezzo pieno, ma contemporaneamente accumulerebbe un credito. Quindi per le casse pubbliche ci sarebbe una uscita differita poiché la detrazione sarebbe applicata al momento della dichiarazione dei redditi. Dunque il fine è quello di fare emergere attività senza incidere immediatamente sui conti della finanza pubblica.

Disincentivare l’utilizzo della moneta contante

Tassa sui prelievi di moneta contante sopra la soglia. La proposta è penalizzare i ritiri di soldi da ATM e sportelli bancari per contrastare l’evasione. Dal punto di vista operativo gli ATM ed anche gli sportelli bancari dovrebbero sottrarre la quota della tasse direttamente dall’importo richiesto; dunque il cliente ritirerebbe il netto. Sulla base dei dati disponibili, la misura potrebbe colpire le richieste di prelievo oltre la soglia dei 1.500 euro.

Questioni da affrontare per l’incentivo della moneta elettronica e per il disincentivo della moneta contante

Per quanto riguarda la misura sulla moneta elettronica si dovrebbe ricercare un accordo con gli operatori per limitare le commissioni sulle singole transazioni; inoltre il credito di imposta escluderebbe gli incapienti, quindi si potrebbe convertire in uno sconto.

Invece per quanto riguarda la soluzione sulla moneta contante potrebbe essere elusa attraverso l’apertura di più conti che consentirebbero molteplici ritiri di importo sotto la soglia; dunque sarebbe necessario un sistema comunicante per effettuare un calcolo cumulativo.
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Autore dell'articolo: Paolo Di Sante

Ogni giorno genitori danno tutto per la famiglia, lavoratori si sacrificano per lo stipendio, disoccupati cercano lavoro, imprenditori e professionisti cercano di mandare avanti l'attività. E poi c'è l'Italia, un paese intasato di burocrazia e norme che sembrano remare contro chi si alza la mattina per affrontare la giornata. Tutto ciò ha mosso in me la voglia di pubblicare studi, ricerche ed appunti che sono frutto di oltre un ventennio di lavoro: adempimenti fiscali, civilistici ed amministrativi; servizi alle aziende ed alle persone in campo amministrativo e finanziario. Credo che la diffusione delle informazioni porti equità sociale. Il mio motto preferito: "l'unione fà la forza".

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