Un Test del Sangue Promettente per la Rilevazione Precoce dell’Alzheimer Un recente studio su “JAMA Neurology” ha introdotto un test del sangue innovativo, segnando un passo avanti nella diagnosi precoce dell’Alzheimer, una malattia che attualmente affligge milioni di persone globalmente. Questa scoperta apre nuove strade nella diagnosi precoce della malattia, che attualmente affligge oltre 55 […]
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Disturbi del sonno: cosa comportano?
I disturbi del sonno, possono contribuire allo sviluppo di alcune patologie neurodegenerative, compresa la malattia di Parkinson.
Il sonno a onde lente è il periodo di “non-rapido” movimento degli occhi, il sonno N-REM, che è caratterizzato da onde cerebrali di alta ampiezza e bassa frequenza. Durante N-REM, noto anche come fase 3 del sonno, onde delta dominano – quando i pazienti sottoposti a elettroencefalografia, o EEG. Il sonno a onde lente è la fase più profonda e riposante del sonno e si ritiene che sia il periodo in cui avviene il consolidamento della memoria. Leggi di più a proposito di Disturbi del sonno: cosa comportano?…
Malattie neurologiche e il Covid-19
Un nuovo studio presentato in occasione dell’ottavo congresso della European Academy of Neurology (EAN) ha dimostrato che i pazienti positivi al COVID-19 sono esposti a un rischio molto più elevato di malattie neurologiche rispetto a coloro che sono risultati negativi al virus. Lo studio, che ha analizzato le cartelle cliniche di oltre la metà della […]
Vaccino antinfluenzale minor rischio Alzheimer
Stando a un nuovo studio dell’University of Texas Health Science Center di Houston, coloro che avevano ricevuto durante quattro anni almeno un vaccino antinfluenzale avevano il 40% in meno di probabilità di contrarre il morbo di Alzheimer rispetto ai loro coetanei non vaccinati. Leggi di più a proposito di Vaccino antinfluenzale minor rischio Alzheimer…
Demenza e perdita connessioni neuronali
Demenza: I livelli ematici potrebbero indicare la perdita precoce delle connessioni neuronali.
Una proteina presente nel sangue, identificata dai ricercatori del DZNE e dell’Ospedale Universitario di Ulm, potrebbe indicare il degrado delle connessioni neurali anni prima dell’insorgenza dei sintomi della demenza. Leggi di più a proposito di Demenza e perdita connessioni neuronali…
Il colesterolo può accelerare l’ascesa della demenza
La barriera emato-encefalica è impermeabile al colesterolo. Eppure il colesterolo alto nel sangue è associato a un aumento del rischio di malattia di Alzheimer e demenza vascolare. Tuttavia, i meccanismi sottostanti che mediano questa relazione sono poco conosciuti. Uno studio pubblicato sulla rivista open-access PLOS Medicine da Vijay Varma; e colleghi del National Institute on Aging, parte dei National Institutes of Health, a Baltimora, Maryland, suggerisce che i disturbi nella conversione del colesterolo in acidi biliari (chiamato catabolismo del colesterolo) possono giocare un ruolo nello sviluppo della demenza. Leggi di più a proposito di Il colesterolo può accelerare l’ascesa della demenza…
Nuovo farmaco Alzheimer: la FDA approva la cura
La FDA ha approvato un nuovo farmaco per trattare l’Alzheimer, ma non sempre le spese saranno a carico della sanità pubblica.
L’8 aprile 2022, il Centers for Medicare & Medicaid Services ha finalizzato la sua decisione di limitare la sua copertura di Aduhelm, il nuovo trattamento della malattia di Alzheimer di Biogen. La decisione comporta che solo i pazienti che si sono sottoposti a studi clinici avranno diritto alla copertura Medicare & Medicaid per Aduhelm, che ha il nome generico di Aducanumab. Leggi di più a proposito di Nuovo farmaco Alzheimer: la FDA approva la cura…
5 diverse malattie attaccano le aree del cervello
Secondo un nuovo studio di medicina nordoccidentale, ci sono 5 diverse malattie separate che colpiscono i centri del linguaggio nell’emisfero sinistro del cervello, causando progressivamente difficoltà linguistiche, note come afasia progressiva primaria (PPA).
Un nuovo studio della Northwestern Medicine riferisce che ci sono 5 diverse malattie che attaccano le aree del linguaggio nell’emisfero sinistro del cervello e che lentamente causano progressivi deterioramenti del linguaggio conosciuti come afasia primaria progressiva (PPA). Leggi di più a proposito di 5 diverse malattie attaccano le aree del cervello…
Biomarcatori nel plasma per migliorare diagnosi Alzheimer
Un nuovo studio si concentra sulle molecole di RNA nel plasma come biomarcatori per il morbo di Alzheimer,. permettendo così di individuare specifiche molecole per confermare precocemente la malattia.
I ricercatori della Mayo Clinic hanno identificato una nuova serie di marcatori molecolari nel plasma. La scoperta potrebbe portare allo sviluppo di test clinici qualitativamente superiori, per la diagnosi dell’Alzheimer. Questa malattia, è la forma più comune di demenza. In tutto il mondo si stima che almeno 50 milioni di persone siano colpite da demenze. Di queste il 60-70% soffrono di Alzheimer. Solo Stati Uniti colpisce 6,2 milioni di persone. In Italia ne sono affette 600.000. Leggi di più a proposito di Biomarcatori nel plasma per migliorare diagnosi Alzheimer…
Depressione e Alzheimer hanno origini comuni
Depressione e Alzheimer hanno origini genetiche comuni.
In Italia, gli ultrasessantenni sono pari al 22% della popolazione, che annovera il Bel Paese tra il più longevo d’Europa. Considerando tale incidenza, si stima che il morbo di Alzheimer (AD) colpisca circa 600 Mila italiani, destinati a salire per via dell’invecchiamento della popolazione. Su base statistica, inoltre, solo negli Stati Uniti, la malattia colpisce quasi 6 milioni di persone. Leggi di più a proposito di Depressione e Alzheimer hanno origini comuni…
Ritmi circadiani e Alzheimer
Secondo alcuni scienziati, le cellule immunitarie responsabili della rimozione di una proteina chiave che si accumula nel cervello dei pazienti con il morbo di Alzheimer operano con ritmi circadiani giornalieri. La scoperta, riportata da Jennifer Hurley del Rensselaer Polytechnic Institute e colleghi in un nuovo studio pubblicato sulla rivista PLOS Genetics, fornisce una potenziale spiegazione […]
Alzheimer una questione femminile a causa degli estrogeni
Alzheimer una questione femminile, perché? Studio condotto da un gruppo di ricercatrici del Cnr-Ibbc dove si mette in risalto il ruolo degli estrogeni L’Alzheimer una questione femminile e una ricerca scientifica ne spiega il motivo; uno studio infatti mette in luce che gli estrogeni, sin dalla prima fase dello sviluppo, potrebbero favorirne l’insorgenza. Da considerare […]
Cura Alzheimer: molecola ringiovanisce il cervello
Cura Alzheimer: molecola ringiovanisce il cervello. Una straordinaria scoperta è stata portata a termine da alcuni ricercatori italiani. Questi fanno parte della Fondazione EBRI “Rita Levi-Montalcino”. A quanto pare, la cura della grave malattia è da ricondurre ad una molecola. Attraverso questa molecola è possibile che il cervello ringiovanisca. Di conseguenza, questo processo, fa si […]
Dieta ricca di sale può causare danni alla salute
Dieta ricca di sale può causare danni alla salute. Una nuova ricerca suggerisce che una dieta ricca di sale può favorire il declino cognitivo destabilizzando i livelli della proteina tau. Proprio i livelli eccessivi di tau possono essere causa di disturbi legati alla demenza. Ebbene, Giuseppe Faraco, assistente professore di ricerca in neuroscienze presso il […]
Per l’Alzheimer nessuna cura, ma solo prevenzione
Per l’Alzheimer nessuna cura: solo prevenzione. E’ quanto emerso lo scorso 21 Settembre durante la Giornata Mondiale della malattia di Alzheimer. Purtroppo ad oggi non esiste ancora una cura, ma solo la prevenzione, in grado di bloccare il progredire della malattia. Conoscere l’Alzheimer: cosa sappiamo della malattia Il Morbo di Alzheimer è una forma di demenza […]
Bill risposa Anne dopo averla dimenticata per alzheimer
In Scozia Bill Duncan risposa la moglie Anne dopo averla dimenticata a causa dell’alzheimer
Una storia d’amore a lieto fine, anzi due: Bill Duncan risposa Anne per la seconda volta, dopo averla dimenticata per 9 anni a causa dell’alzheimer.
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Alzheimer: individuato il meccanismo che lo scatena
Alzheimer: individuato il meccanismo che lo scatena e che accelera la morte dei neuroni.
L’Alzheimer è la più nota causa di demenza, che va a danneggiare le cellule e le connessioni cerebrali; provocando nel tempo, un declino progressivo delle funzioni cognitive.
Rappresenta, nella fattispecie, circa il 60% dei casi legati all’infermità. Eppure, a distanza di poche ore, un nuovo dettaglio sulla malattia si annovera fra le conoscenze scientifiche.
Infatti è stato determinato il funzionamento che va a velocizzare la morte delle cellule nervose nella malattia;
Si tratta delle sequenze di DNA che regolano l’attività dei geni e che mantengono attivo e giovane il cervello; in questo caso, nella funzione cerebrale, vanno a perdersi più rapidamente. Di contro, l’attività dei geni che formano placche tossiche per i neuroni vengono accelerate durante il processo.
Questo fondamentale passaggio riguardante la malattia, è reso pubblico sulla famosa rivista NATURE COMMUNICATIONS dal gruppo dell’Istituto americano Van Andel, coordinato da Viviane Labrie. E va a giocare un ruolo decisamente fondamentale per le diagnosi e gli eventuali futuri strumenti per combattere questa grave patologia. Leggi di più a proposito di Alzheimer: individuato il meccanismo che lo scatena…
Malattie neurodegenerative, scoperta la possibile causa
Dai risultati di un nuovo studio sul cervello, sono emerse le potenziali cause che stanno alla base delle malattie neurodegenerative.
Malattie neurodegenerative e studio sul cervello
Un gruppo di scienziati della facoltà di medicina dell’Università della Virginia ha svolto un approfondito studio sui meccanismi cerebrali che conducono alla morte delle cellule del cervello, alla base delle malattie neurodegerative come Alzheimer e Parkinson.
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Attività fisica per prevenire e combattere l’Alzheimer
Una nuova ricerca, pubblicata sulla rivista Nature Medicine, ha evidenziato come l’attività fisica possa rallentare il deterioramento cognitivo legato a malattie come l’Alzheimer. Sarebbe tutto legato a un ormone e una proteina chiamata irisina, capace di incrementare la memoria. Che l’esercizio fisico sia salutare per il nostro corpo è cosa risaputa: ottimizza il funzionamento del metabolismo, […]
HealtCare e Salute 2019: l’AI al nostro fianco.
Anteprime dalla conferenza stampa di Living in Digital Times al CES ci offre una panoramica su HealtCare e salute per il 2019; Pensando prevalentemente a chi si occupa di gestire pazienti con patologie non guaribili, al fine di aiutare gli stessi a migliorarne la qualità di vita dei loro assistiti. HealtCare e Salute – Las […]