Francesco Starace, AD Enel, ha presentato il Piano Strategico 2020 – 2022 / Vendesi Open Fiber.. ma senza fretta
L’idea di Francesco Starace per il Piano Strategico 2020 – 2022 Enel: “massimizzare il valore attraverso la sostenibilità.”
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Enel svolge la propria attività seguendo un modello di business che ha tra i principi fondanti la piena sostenibilità della strategia; nel corso degli anni il Gruppo Enel si è affermato come leader nelle rinnovabili a livello mondiale. L’azienda è improntata per massimizzare la creazione di valore per i suoi azionisti nell’arco di piano ed anche oltre il 2022. Il Gruppo Enel è impegnato nella “decarbonizzazione” accelerando la realizzazione di nuovi impianti “rinnovabili”; entro il 2022 svilupperà 14,1 GW di nuova capacità rinnovabile (+22%) e ridurrà sia la capacità che la produzione da carbone rispettivamente del 61% e del 74% dai livelli del 2018. Da calendario porterà la percentuale di rinnovabili sulla capacità totale raggiungerà al 60% in tre anni ed anche la produzione a zero emissioni di CO2 al 68% nel 2022.
Piano strategico Enel 2020 – 2022: prospettiva
- 28,7 miliardi di euro di investimenti organici (+11% rispetto al piano precedente): EBITDA atteso 20,1 miliardi di euro nel 2022 (+13% rispetto ai 17,8 miliardi di euro previsti nel 2019).
- 3 SDG principali: Energia Pulita e Accessibile, Industria, Innovazione e Infrastrutture ed anche Città e Comunità Sostenibili (l’obiettivo è la Lotta contro il Cambiamento Climatico).
- Utile netto ordinario per il 2022 atteso a 6,1 miliardi di euro (+27% dai 4,8 miliardi 2019).
- Remunerazione degli azionisti: dividendo pari al 70% dell’utile netto ordinario consolidato.
- Dividendo per azione minimo in aumento di 1 centesimo di euro per azione nel 2020 e 2021 rispetto al piano precedente, con un nuovo obiettivo di 0,40 euro per azione nel 2022.
Piano strategico Enel 2020 – 2022: Obiettivi di crescita utile e dividendo
Crescita dell’utile netto ordinario (€mld)
2019 ⇒ 4,8 – 2020 ⇒ 5,4 – 2021 ⇒ 5,8 – 2022 ⇒ 6,1
Crescita del dividendo (€/azione)
Il Pay-out ratio rimarrà al 70% fino al 2022, quindi il dividendo implicito per azione e quello minimo saranno pari a:
- 2019 0,33€/azione (minimo 0,32€/azione);
- poi nel 2020 0,37€ (0,35€);
- inoltre nel 2021 0,40€ (0,37€);
- mentre nel 2022 0,40€ (0,40€).
Francesco Starace, AD e Direttore generale di Enel, ha commentato:
«Il piano che presentiamo oggi evidenzia il successo del modello di business sostenibile e integrato che abbiamo adottato fin dal 2015 per cogliere le opportunità nel settore energetico legate ai trend globali della decarbonizzazione e dell’elettrificazione. Grazie a questo approccio, Enel è oggi una azienda più sostenibile, efficiente e remunerativa, con un profilo di rischio significativamente minore e una maggiore capacità di adattarsi rapidamente ai cambiamenti.
Il nostro nuovo piano prevede maggiori investimenti rispetto a quello precedente, finalizzati direttamente al perseguimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite.
Enel intende accelerare la decarbonizzazione del proprio mix di generazione, attraverso significativi investimenti nella crescita delle rinnovabili, riducendo progressivamente la generazione da fonti termoelettriche. Nel percorso verso la completa decarbonizzazione entro il 2050, la nostra robusta pipeline di progetti rinnovabili garantisce visibilità ben oltre il periodo di piano.
La solidità di questo piano strategico e la significativa visibilità sui risultati ci consentono di confermare il target di utile netto ordinario di Gruppo per il 2020 e di aumentare quello del 2021 rispetto al piano precedente, oltre a fissare nuovi incrementi nei target dell’EBITDA e dell’utile netto ordinario per il 2022. Analogamente, possiamo confermare la nostra politica triennale sul dividendo minimo per azione, rivedendone al rialzo i target del 2020 e 2021 rispetto al piano dell’anno scorso e fissando un nuovo dividendo minimo per azione in aumento a 40 centesimi di euro per il 2022.»
Enel e Open Fiber
L’AD Starace parlando di Open Fiber ne evidenzia le dimensioni ed anche la considerazione: è arrivata ad essere una società imponente, non più solo una start-up; dunque è una società di spicco in Italia da non vendere in fretta:”servono approfondimenti“.
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