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Nasce a Napoli “Inopinatum” il primo Centro Studi sulla Street Art, o, per dirla in italiano “Arte di Strada”, su iniziativa di INWARD, l’Osservatorio nazionale sulla creatività urbana.
Scopo principale è quello dello studio e valorizzazione di questa nuova forma di arte moderna, per dare nuove risposte e mantenerla viva e presente nel tessuto urbano.
Nasce a Napoli “Inopinatum” il primo Centro Studi sulla Street Art
Un messaggio nuovo rivolto non solo ai cosiddetti artisti di strada, ma anche alla società napoletana e, se vogliamo, un avviso di lotta alla criminalità organizzata, attraverso l’arte pittorica della Street Art.
Un tempo la pittura era un patrimonio di pochi artisti e di altrettanto pochi ambienti culturali: chiese, musei, case di nobili o della borghesia agiata ospitavano i più grandi capolavori di grandi maestri che hanno scritto le pagine più belle della storia dell’arte. Oggi, invece, la pittura è scesa anche per strada, sui muri e sui palazzi, grazie ad artisti il cui estro pittorico si realizza attraverso tecniche molto personali, ma ben visibili.
La Street Art
La cosiddetta Street Art, ovvero Arte di Strada, ormai è una viva realtà del territorio e ne fa parte, spesso completando ed abbellendo spazi vuoti, informi che nulla suggeriscono all’uomo. Quando iniziò questo vero e proprio movimento artistico gli fu messo subito il marchio che si trattava di una espressione volgare di giovani irrequieti, di persone poco socievoli che vivevano con tanti espedienti. Spesso gli autori sorpresi a dipingere furono persino arrestati. Dopo qualche anno, però, il discorso è cambiato: anche questa è considerata una forma d’arte moderna, in cui l’artista sceglie nuovi spazi, percorre nuove esperienze, evidenzia nuove realtà.
Quei volti, spesso deformi, quei caratteri di scrittura originali, oggetti interpretati e realizzati in maniera molto personale, ormai fanno infatti parte del paesaggio urbano.
La storia
La Street Art fa capolino le prime volte nella citta di New York, con interventi localizzati spesso in zone periferiche, poi si è man mano ingigantito fino ad assumere l’aspetto di un vero e proprio fenomeno socio-culturale.
Quella che all’inizio sembrava una forma di protesta ha conquistato il proprio spazio nella storia dell’Arte Moderna grazie al suo principale interprete: l’artista inglese Banksy, affermato in molte nazioni. Ben venga, quindi, a Napoli questo nuovo centro studi: contribuirà certamente all’accrescimento culturale della città.
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Foto tratta da Pexels