Morto a 78 anni Mario Corso bandiera dell’Inter che vinse tutto.
Mario Corso, per i tifosi e per tutti Mariolino non c’è più. Si è spento a Milano questa mattina.
Artista del calcio, solo così lo si può definire per il suo gioco tutto personale e per le sue famose punizioni.
Erano i tempi del grande allenatore Helenio Herrera che credeva nel grande campione. Era la grande Inter che in quegli anni sessanta ha vinto di tutto e di più.
Morto a 78 anni Mario Corso
Passerà alla storia del calcio giocato come il calciatore dei calci piazzati e dei gol decisivi, col suo sinistro micidiale.
Tutti ricorderanno il gol contro la nazionale israeliana. In quella occasione infatti l’allenatore di Israele dichiarò che avevano perso contro il piede sinistro di Dio. Quanti duelli inoltre con le difese avversarie, quanti dribling, ma colpire la palla da fermo al punto giusto e mandarla in porta era la sua caratteristica principale. La cosiddetta punizione “a foglia morta” che ingannava tanti portieri.
La carriera
Una carriera tutta interista piena di successi e di soddisfazioni. Era la “grande Inter di Helenio Herrera” che dichiarava infatticandidamente: “Non importa se il risultato è uno a zero, l’importante è vincere”. Erano inoltre i tempi della televisione in bianco e nero e degli appassionati commenti del telecronista Nicolò Carosio. Era anche un calcio diverso da quello di oggi sotto il profilo tecnico, ma non agonistico: quello c’era sempre. Giocava con i calzettoni arrotolati alle caviglie e diceva “mi proteggono di più dai colpi avversari”. Non era tuttavia un grande macinatore di chilometri, ma sapeva trovarsi nel punto giusto al momento giusto.
Mandrake
Era soprannominato anche “Mandrake”, cioè mago del pallone. Moratti senior lo adorava, era il suo idolo, come anche per il grande Pelè che lo considerava la migliore ala sinistra del mondo. Con l’Inter ha inoltre vinto quattro campionati, due coppe dei campioni e due coppe intercontinentali. Ha giocato con l’Inter ben 514 partite, ed ha segnato 96 gol. Col Genoa invece 36 partite ed ha segnato 6 gol. Ha vestito inoltre la maglia della nazionale italiana 23 volte ed ha segnato quattro reti. Il suo ultimo gol in maglia azzurra risale infatti alla nostra vittoria per 3-1 contro la Svizzera il 10 giugno 1964 (segnarono Mazzola, Rivera e Corso). La sua ultima presenza in nazionale invece risale al 9 ottobre 1971 contro la Svezia che battemmo 3-0. Giocatore molto altruista, riusciva anche a lanciare la palla al suo compagno per fargli fare gol, con i suoi passaggi precisi.
La carriera da allenatore
Da allenatore ha avuto anche la soddisfazione di vincere il derby contro il Milan e anche lo scudetto per la categoria dei “Primavera” del Napoli. Ha allenato anche il Lecce, il Catanzaro, l’Inter, il Mantova e il Barletta. Avrebbe compiuto 79 anni il prossimo 25 agosto.
Ciao Mariolino, quando arriverai lassù in Paradiso bussa col tuo piede sinistro e mostralo: ti apriranno sicuramente le porte e segnerai il tuo ultimo meraviglioso gol!
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